Putin telefona al presidente finlandese: “La fine della neutralità è un errore”

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Mosca - Colloquio con il capo di stato Niinisto: “Non ci sono minacce alla sua sicurezza” - Il presidente turco Erdogan: “Svezia e Finlandia ospitano terroristi curdi”. Condividi la notizia:. . . . . . Vladimir Putin. Mosca – “La fine della neutralità è un errore”.

La richiesta sarebbe stata definita da Putin un “errore” perché metterebbe fine alla “neutralità” finlandese.

“Il rifiuto della neutralità della Finlandia sarebbe un errore – ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass – perché non ci sono minacce alla sua sicurezza”. (Tuscia Web)

Se ne è parlato anche su altre testate

Roma, 14 mag. (LaPresse) – Nel corso della sua telefonata con il presidente finlandese Sauli Niinisto il leader del Cremlino, Vladimir Putin, ha affermato che “il rifiuto della neutralità della Finlandia sarebbe un errore” perché “non ci sono minacce alla sua sicurezza”. (LaPresse)

(LaPresse) -. (LaPresse)

Mosca taglia l'elettricità, Helsinki replica: "Potremo fare a meno delle importazioni di energia dalla Russia". Putin e i membri del suo Consiglio di sicurezza hanno discusso delle potenziali minacce poste dall'eventuale allargamento dell'Alleanza Atlaantica. (Gazzetta del Sud)

Austin ha sottolineato l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione, ma secondo un funzionario del Pentagono la telefonata “non ha risolto alcun problema serio” o modificato l’atteggiamento della Russia Intanto sul piano diplomatico, mentre il Cremlino ha fatto sapere che al momento non ci sono progressi per un incontro fra Putin e Zelensky, gli Stati Uniti hanno chiesto alla Russia il cessate il fuoco immediato in Ucraina. (LaPresse)

Per la prima volta dal 18 febbraio, il ministro della Difesa Lloyd Austin ha parlato al telefono con il collega russo Sergei Shoigu. Poche parole, ma piene di significato, a cominciare dal fatto che Austin e Shoigu non si parlavano da tre mesi (ilgazzettino.it)

Da quanto trapela la telefonata è durata un’ora e, come sottolineano dal Dipartimento della Difesa Usa, non ha risolto alcun "problema grave". Vadim Shishimarin ha 21 anni e rischia l’ergastolo: è il primo soldato di Mosca ad essere processato in Ucraina, accusato di crimini di guerra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)