Disabilità, inclusione e partecipazione spariscono dall’Atto di indirizzo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Disabilità, inclusione e partecipazione spariscono dall’Atto di indirizzo 06 FEB di Alessandro Giustini Gentile direttore, il Ministero della Salute ha diffuso il suo Atto di Indirizzo 2025: tantissime affermazioni, indicazioni progettuali, impegni operativi e programmi di lavoro che abbracciano quasi tutto l’orizzonte delle problematiche del Servizio Sanitario Nazionale. La prima immagine che ne deriva è purtroppo la ripetizione di concetti e stili culturali e programmatori che ben conosciamo da tanti anni: ripeto purtroppo in gran parte teorici e di vago sapore astratto ed infatti molto poco tradotti in pratica (ma forse non era neppure possibile?) Però c’è una cosa che è del tutto nuova e clamorosa: la totale assenza in tutto il testo (sottolineo tutto) di 3 parole: disabilità, inclusione, partecipazione. (Quotidiano Sanità)
Su altre fonti
Questo modello ha l’obiettivo di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari, alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere, grazie all’elevato standard di qualità dei servizi offerti in maniera capillare ed omogenea sul territorio. (Sanità Informazione)
Rilanciare il Ssn mettendo a disposizione più risorse finanziarie, umane e digitali. Potenziare la medicina territoriale, anche con le farmacie. Impiego della IA a supporto della medicina. L’atto di indirizzo 2025 del Ministero Salute (Quotidiano Sanità)
Farmacia dei servizi. Le nuove direttive del Ministero della Salute sulla sanità di prossimità Il ministero della Salute ha pubblicato nei giorni scorsi l’atto di indirizzo per il 2025, nelle macroaree di interesse del ministro Schillaci le farmacie occupano un ruolo strategico per l'implementazione delle linee indicate di Simona Zazzetta farmacie (Farmacista33)
Del ministero della Salute, ovvero il documento annuale che individua ed elenca le priorità politiche da realizzare nell’anno e costituisce il presupposto per la successiva direttiva sull’attività amministrativa del Ministero, pubblicato sul portale del Dicastero. (RIFday)
raccontano che un signore era alla fermata del bus da 4 ore .. notato da un passante che nel frattempo era andato e tornato dal lavoro, ha spiegato che in realtà lui aveva atteso il bus solo per 30 minuti … il resto del tempo era solo per la curiosità di vedere quando arrivava. (Quotidiano Sanità)