La festa in pieno lockdown Johnson si scusa. Ma rischia

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

E i tory, noti per la spietatezza nei confronti dei loro leader considerati ormai obsoleti, starebbero già pensando al suo successore

Johnson ha poi aggiunto: "Avrei dovuto chiedere a tutti i presenti di rientrare alle loro postazioni".

Johnson ha poi concesso che "col senno di poi avremmo dovuto fare le cose in modo diverso".

Per una volta, il primo ministro britannico è riuscito a restare serio nei Comuni: nessuna battuta, nessun sorrisetto o ghigno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

Johnson si è scusato ufficialmente ieri 12 gennaio, ma tanto non è bastato per quietare le critiche nei suoi confronti. (L'INDIPENDENTE)

Salvo il miracolo di un qualche altro coniglio nascosto nel cilindro della chioma più bionda della politica mondiale Un umiliante atto di scuse in Parlamento, accompagnato da un’ammissione di colpa a metà, per cercare di salvarsi dallo scandalo del cosiddetto party-gate. (laRegione)

Johnson ha insistito che le regole non sarebbero state ‘tecnicamente violate’ perchè si sarebbe trattato di un momento di lavoro, ma ha riconosciuto “la rabbia del Paese” per il “party”. Con il senno di poi avrei dovuto rimandare tutti dentro. (Radio Onda d'Urto)

Milano, 14 gen. (LaPresse) – Lo staff di Downing Street avrebbe organizzato due feste con alcol e musica ad alto volume la sera prima del funerale del principe Filippo nell’aprile dello scorso anno, durante il lockdown. (LaPresse)

Il leader dell’Opposizione il Laburista Keir Starmer ritiene che le scuse siano senza valore e chiede le dimissioni del Primo Ministro. Alla fine, travolto dalle critiche, Boris Johnson si scusa in parlamento per la festa avvenuta nel giardino di Downing Street. (Punto!)

"Il premier si assume la responsabilità, ma nega che sia stato un party", ha detto il leader laburista Keir Stamer.La richiesta di dimissioni del premier Johnson è stata avanzata anche dagli indipendentisti scozzesi "Mi scuso, comprendo la rabbia delle molte persone costrette alle restrizioni", ma "credevo si trattasse di un evento di lavoro", per cui le regole non sarebbero state "tecnicamente violate", ha detto il premier. (PPN - Prima Pagina News)