Meloni al Senato sul riarmo e con Kiev come Von der Leyen: "Spesa per difesa al 2% PIL nel 2025, noi sempre con l'Ucraina", su Gaza invece: "Sì a 2 popoli 2 Stati"

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La premier Giorgia Meloni si è presentata oggi in Senato per il question time con gli esponenti delle opposizioni. Durante il suo intervento la presidente del Consiglio ha risposto alle domande su energia, riarmo, guerra in Ucraina, Medio Oriente, assumendo una posizione simile a quella della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: la premier ha infatti ha annunciato il pieno sostegno a Kiev nel conflitto e che l'Italia raggiungerà la spesa del 2% del PIL come investimenti per la difesa. (Il Giornale d'Italia)
Su altri giornali
Questo è un elemento centrale del nostro Libro Bianco 'Prontezza 2030'. Perché questo è il modo più efficace ed economicamente vantaggioso per sostenere gli sforzi militari» di Kiev, ha evidenziato, indicando che il focus attuale è «sulla tecnologia e l'innovazione della difesa». (Corriere del Ticino)
La notizia relativa a queste dichiarazioni deliranti e manicomiali si trova, ad esempio, sulle colonne del "Fatto Quotidiano". La signora von der Leyen, vestale dei mercati apatridi e sacerdotessa del verbo neoliberale senza frontiere, ha recentemente dichiarato che gli europei in massima parte vogliono il riarmo. (Il Giornale d'Italia)
"Solo l'Ucraina può definire i termini di un accordo. A parlare, intervistato da Repubblica, è il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, che aggiunge: "Tutti vogliono la pace, ad eccezione forse di Putin. (La Provincia di Cremona)

Bombarda. Putin vuole costringere l'Ucraina ad accettare l'inaccettabile". (Tiscali Notizie)
La Von der Leyen ha definito la Russia come "una minaccia per l'Europa", affermando che l'embargo contro il gas russo debba continuare "per sempre" (nonostante l'Europa stia continuando a comprare gas russo per vie traverse). (Il Giornale d'Italia)