Deportazioni show, clima di terrore in Guatemala. «Ma il bullismo di Trump non fermerà mai le migrazioni»

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«Qui è iniziato subito lo show delle deportazioni di Trump in un clima di terrore che non risparmia nessuno, nemmeno noi delle organizzazioni locali». Francisco Pellizzari, padre scalabriniano e direttore della Casa del Migrante di Città del Guatemala, parla al telefono con una concitazione inusuale per lui, abituato a infondere calma e speranza a persone segnate da violenze fisiche e psicologiche lungo il percorso migratorio. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
Una crescita esponenziale rispetto al recente passato - con Joe Biden la media giornaliera era di 310 arresti giornalieri – frutto della stretta ordinata da Donald Trump. (L'HuffPost)
I genitori la portarono in America a 5 anni, entrati con visto turistico e mai più andati via. Daniela Kooyip, 24 anni, è nata in Perù ma vive in Texas con la famiglia. (la Repubblica)
«Datemi le vostre stanche, povere masse oppresse e soffocate, che bramano di respirare libere». La poesia incisa alla base della Statua della Libertà, simbolo dell’accoglienza e dell’apertura di New York, ieri suonava come un’eco dimenticata. (ilmessaggero.it)

Il reato si sa qual è, essere entrati senza permesso nella terra dei sogni. Sono in catene: grosse maglie d’acciaio temperato che strisciano fino a terra e li legano in vita l’uno all’altro. (Elle)
La ministra-sceriffo si è presentata a una retata dell’ufficio immigrazione nel Bronx, New York, munita di giubbotto antiproiettile, cappello da baseball della polizia e giacca nera. La già governatrice del Dakota del Sud ha immortalato lei stessa su X la riunione operativa degli agenti. (Liberoquotidiano.it)
All’alba di martedì mattina a New York sono cominciati i raid anti-immigrati promessi dall’amministrazione di Donald Trump nelle città santuario, che proteggono i cittadini «illegali». (il manifesto)