Giorgia Meloni contro Beppe Provenzano: "Vuole sciogliere FdI per legge? Ecco che roba è la sinistra"

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L'ex ministro del Partito democratico si scaglia contro Fratelli d'Italia in un post su Twitter intriso di livore: "Ieri Meloni aveva un'occasione: tagliare i ponti con il mondo vicino al neofascismo, anche in Fdi.

Da qui la replica della Meloni alla provocazione del dem: "Il vicesegretario del partito 'democratico' vorrebbe sciogliere il primo partito italiano (oltre che l’unica opposizione al governo). (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

"Ieri Meloni aveva un'occasione: tagliare i ponti con il mondo vicino al neofascismo, anche in Fdi. "Il vicesegretario del partito 'democratico' vorrebbe sciogliere il primo partito italiano (oltre che l’unica opposizione al governo). (Adnkronos)

Il vicesegretario Pd Peppe Provenzano accusa Giorgia Meloni di non aver condannato con chiarezza l’assalto alla sede della Cgil a Roma. A Meloni Provenzano ha controreplicato ribadendo che non ha mai chiesto di sciogliere Fdi: “Chiariamo. (Il Fatto Quotidiano)

“Ieri Meloni aveva un’occasione: tagliare i ponti con il mondo vicino al neofascismo, anche in FdI. Spero che Letta prenda subito le distanze da queste gravissime affermazioni che rivelano la vera intenzione della sinistra: fare fuori Fratelli d’Italia” afferma la leader di FdI. (L'HuffPost)

Se dunque la matrice non è chiara, hai il dovere di dire agli italiani cosa sai, quale pensi che sia la verità. In questi giorni le tue dichiarazioni prima dei fatti del 10 ottobre si sono mosse sempre sul filo dell’ambiguità. (L'HuffPost)

“Il luogo scelto e le parole usate sulla matrice perpetuano l’ambiguità che la pone fuori dall’arco democratico e repubblicano”, ha dichiarato. Il vicesegretario Pd Peppe Provenzano accusa Giorgia Meloni di non aver condannato con chiarezza l’assalto alla sede della Cgil a Roma. (Il Fatto Quotidiano)

Più che di matrice quindi, qua siamo di fronte a un vero e proprio “Matrix” di Giorgia Meloni Di più, l’unico segno “ufficiale” di queste frasi arriva da una pagina interna del sito di Giorgia Meloni: con un breve comunicato che non è stato neppure messo sulla sua homepage. (L'Espresso)