Supercoppa, la sfida Inzaghi-Conceiçao: l'ultima volta finì male
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Simone Inzaghi e Sergio Conceiçao, campioni d’Italia con la Lazio nel 2000, nell’ottavo di finale di Champions League 2022/2023 tra Porto e Inter hanno rischiato compromettere un’amicizia ventennale a causa di due pali colpiti all’ultimo minuto e 120 secondi al cardiopalma dove la palla non voleva saperne di entrare in porta. A distanza di un paio d’anni, lunedì 6 febbraio, i due si ritroveranno avversari nella finale di Supercoppa Italiana che andrà in scena a Riyad tra Inter e Milan (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
La Supercoppa in Arabia può fare un doppio regalo, per niente banale. Uno: se vincesse l’Inter di Simone Inzaghi sarebbero numeri da capogiro con i nerazzurri alla quarta vittoria di fila – la nona in assoluto come la Juve – e il loro tecnico alla sesta – con cinque successi è già in fuga sui colleghi - di una carriera sempre più nobile. (La Stampa)
Il dato che porta alla luce la Gazzetta dello Sport spiega la capacità degli allenatori di Inter e Milan di vincere coppe. Sia Inzaghi che Conceiçao, infatti, sono a quota otto trofei in gara secca vinti a livello nazionale: il primo è diviso tra nerazzurri e Lazio, il secondo tutti col Porto. (Fcinternews.it)
Uomini di fiducia e d’esperienza, mai in copertina. Imprescindibili. (La Gazzetta dello Sport)
Il tecnico portoghese, oggi alla guida del Milan, ha già affrontato l’allenatore interista nella stagione 2022/23, quando il suo Porto venne eliminato agli ottavi di Champions League. Il ritorno di Conceição — Domani, nella finale di Supercoppa Italiana, sarà il turno di Sergio Conceição sfidare Inzaghi. (Pianeta Milan)
Gazzetta: "I signori delle coppe. Inzaghi-Conceiçao, chi vince supera la prova del nove" (Milan News)
Giudo Guerrieri, ex portiere della Primavera della Lazio, ha raccontato che Simone Inzaghi si strappava le giacche e dava giorni liberi dopo vittorie importanti. Sergio Conceicao, invece, ha raccontato un aneddoto sul suo ex allenatore Sven-Goran Eriksson: "Era sempre calmo e non urlava mai. (Pianeta Milan)