Federico di Danimarca risponde alle ambizioni di Trump rivendicando la Groenlandia nel nuovo stemma reale

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Vanity Fair Italia ESTERI

Il monarca ha deciso infatti di cambiare lo stemma della casa reale danese per la prima volta dal 1972 (anno in cui sua madre, la regina Margherita II, salì al trono). Nel XX secolo, erano stati effettuati cambiamenti solo in altre due occasioni: nel 1948, tre anni dopo la liberazione dall’occupazione tedesca, e nel 1903. Non si tratta di un evento frequente, anche se la casa reale ha spiegato in un comunicato che «il re desidera creare uno stemma reale contemporaneo che rispecchi il regno e tenga conto della storia e della tradizione araldica». (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Il primo atto strategico del Cremlino dopo l’aggressione totale all’Ucraina del 2022 fu il varo della nuova «dottrina marittima». Senza quel testo, gli obiettivi che esso esplicita e i rapporti con la Cina che implica, è più difficile comprendere due sviluppi che si accavallano in questi giorni: le insistenti pretese di Donald Trump sulla Groenlandia e la riluttanza di Pechino e di Mosca a cooperare contro il cambio climatico, anche ora che le temperature medie stanno salendo di più e più in fretta rispetto alle soglie indicate dagli Accordi di Parigi. (Corriere della Sera)

Le aree del paese non coperte dai ghiacciai (circa l’80% della sua superficie) sono raggiungibili solo via aria o via mare. (il manifesto)

Roma, 12 gen. – “Se il popolo della Groenlandia vuole che il suo territorio si unisca all’America, dovremmo accettarlo!”. (Agenzia askanews)

Perché la Danimarca non protesta con Trump sulla Groenlandia

La Danimarca ha recentemente ammesso di aver trascurato la difesa della Groenlandia per decenni, un aspetto che sta emergendo come una questione strategica cruciale in un contesto geopolitico sempre più complesso. (Ares Osservatorio Difesa)

Nei giorni in cui Donald Trump ha messo gli occhi sulla Groenlandia, l'isola che fa parte del territorio danese, il cui sottosuolo custodisce giacimenti di terre rare utili per l'industria tecnologica... (Virgilio)

All’apparente bizzarria delle dichiarazioni di Donald Trump sulla necessità che la Groenlandia venga annessa agli Stati Uniti, si è abbinata nei giorni immediatamente seguenti un’altra vistosa bizzarria che non ha suscitato commenti nonostante la sua evidente enormità: le proteste di Francia e Germania contro i progetti “imperialistici” della nuova amministrazione Usa sono state più veementi di quelle della Danimarca, cioè del paese che esercita la sovranità sulla più grande isola del mondo. (Tempi.it)