Vie di fuga nei Campi Flegrei: tra caos cantieri e targhe alterne

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INTERNO

I Campi Flegrei, area da tempo sotto osservazione per il fenomeno del bradisismo, tornano al centro dell’attenzione non solo per le recenti scosse sismiche, ma anche per le criticità legate alle vie di fuga, che rischiano di trasformarsi in una trappola per migliaia di residenti della zona rossa. I lavori per la realizzazione di nuovi percorsi di evacuazione, avviati in somma urgenza, procedono tra difficoltà e ritardi, mentre si discute dell’introduzione di un sistema di targhe alterne, già sperimentato in Costiera sorrentina, per regolare il traffico nell’area a maggior rischio.

Il progetto prevede lo smantellamento del vecchio tracciato dei binari della ferrovia Eav, situato tra i palazzi di via Napoli, per creare una nuova via di fuga. Tuttavia, i cantieri, spesso caotici e rallentati da intoppi burocratici, non garantiscono tempi certi, lasciando i residenti in una condizione di incertezza. La proposta delle targhe alterne, che potrebbe entrare in vigore già nelle prossime settimane, rappresenta un tentativo di gestire l’emergenza, ma solleva dubbi sulla sua efficacia pratica in un contesto già complesso.

Intanto, la scossa di magnitudo 4.4 registrata nei giorni scorsi ha riacceso i timori della popolazione, spingendo il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, a valutare la firma di un decreto per la mobilitazione nazionale. «Ho ricevuto la richiesta e nelle prossime ore provvederò», ha dichiarato il ministro, lasciando intendere che un piano di evacuazione potrebbe non essere escluso. Le parole di Musumeci, pronunciate durante una diretta su Non Stop News, hanno alimentato il dibattito sulla sicurezza dell’area, già segnata da anni di instabilità.

Non mancano, però, segnali di resilienza. Nonostante il blocco delle compravendite immobiliari e le ricadute economiche legate al terremoto, c’è chi continua a investire nei Campi Flegrei. Luigi Della Gatta, presidente dell’Ance Campania e imprenditore edile, ha annunciato la realizzazione di un albergo di lusso nell’ex Smom di Pozzuoli. «Paura per le scosse, certo – ha ammesso –, ma credo nel futuro di questa zona».

Sul fronte sociale, il cantante Geolier, residente nell’area, ha preso posizione contro chi ha strumentalizzato l’evento sismico con battute e insulti. In un post su Instagram, poi rimosso, l’artista aveva inizialmente ironizzato scrivendo «Napoli non trema, Napoli balla», ma di fronte ai commenti offensivi ha replicato con durezza: «I cori allo stadio e tutte queste piccolezze ci hanno sempre fatto sorridere, ma adesso no». Una presa di posizione che riflette il malessere di una popolazione costretta a convivere con un’emergenza che non accenna a placarsi.