L'Ue critica gli Usa e Fratelli d'Italia si smarca: per la prima volta si astiene sul sostegno a Kiev. Procaccini ha provato a far rinviare il voto

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Ogni volta che in Europa si discute di Ucraina, Giorgia Meloni veste i panni dell’equilibrista e, con il clima bellicista che pervade Bruxelles, cerca di uscire dalla contesa limitando i danni. Il voto sulla risoluzione per il sostegno a Kiev, condito da generose dosi di riarmo europeo, non ha fatto eccezioni. Staccarsi completamente dalla linea europea in stile Orbán è impensabile per un Paese fondatore e terza potenza Ue come l’Italia. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Due le risoluzioni all’ordine del giorno. «Ma se l’opposizione non sta bene, il governo manco scherza», il commento che rimbalza nei conciliaboli tra Montecitorio e Palazzo Madama, gli occhi puntati sull’emiciclo di Strasburgo. (ilmessaggero.it)

La Lega sul sostegno all'Ucraina 'ha sempre votato con la maggioranza' e non farà mancare i suoi voti nel dibattito in Parlamento quando la premier Giorgia Meloni illustrerà la linea italiana alla vigilia del Consiglio Europeo della settimana prossima. (Adnkronos)

'Ci siamo differenziati nel voto, astenendoci, non votando contro, perché naturalmente noi dall'inizio, e all'epoca all'opposizione del governo Draghi, quando scoppiò la guerra in Ucraina e Giorgia Meloni prese una posizione da leader dell'unico partito d'opposizione a sostegno (Adnkronos)

Un argine a chi vuole una Ue "dispettosa" con gli Usa: l'astensione di FdI sull'Ucraina spiegata bene

Il mio compito non è riarmare l'Italia, è costruire la difesa di questo Paese, chiedermi ogni giorno se succedesse qualcosa di negativo per la mia popolazione sono in grado di difenderlo? Se subissimo un attacco come quello che ha subito Israele in 3 ore, sarei in grado di impedire a quelle bombe di cadere sulle infrastrutture o le città italiane? Il mondo è cambiato profondamente. (Adnkronos)

Due posizioni diverse e molto distanti nella maggioranza italiana sul ReArm Europe, che mantiene il nome bellicoso perché la proposta FdI di ribattezzarlo Defend Eu è piaciuta solo al Pd. Sulla risoluzione Ucraina le posizioni diventano tre. (il manifesto)

È quello scatenato dall'astensione di FdI, insieme ad Ecr, sulla risoluzione del Parlamento europeo sul sostegno all'Ucraina. Un classico caso di dito e luna. (Secolo d'Italia)