Morte Mesina, Irene Testa: “E’ stata una vendetta di Stato”

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Dure parole da parte della Garante dei detenuti: "Non c'è stata pietà né senso di umanità da parte di un paese in cui lo stato di Diritto dovrebbe essere il faro della giustizia" Quella contro Graziano Mesina è stata una vendetta di Stato secondo Irene Testa. La Garante delle persone detenute in Sardegna ha espresso il suo duro giudizio contro la scelta di non accogliere le istanze per il ritorno nell’Isola che da oltre un anno le legali di Mesina presentavano. (Cagliaripad.it)

Su altri giornali

L’ex primula rossa del banditismo sardo era malato oncologico terminale e solo il giorno prima, venerdì, considerate le sue condizioni, era stato deciso di restituirgli la libertà (era ricoverato all’ospedale San Paolo a Milano, lì trasferito dal carcere di Opera) per gli ultimi giorni della sua esistenza. (SARdies.it)

«Davanti al nostro caro fratello vogliamo che il Signore apra le sue braccia e lo accolga nella sua misericordia». Sono le parole pronunciate dal parroco di Orgosolo, don Salvatore Goddi, durante l’omelia per il funerale di Graziano Mesina, nella chiesa di San Pietro. (L'Unione Sarda.it)

A Orgosolo è il giorno dell'ultimo saluto a Graziano Mesina e nel paese c'è rispettoso cordoglio per l'ex bandito: apparsi manifesti funebri anonimi Un necrologio anonimo comparso sui muri di Orgosolo saluta il ritorno di Graziano Mesina, l’ex primula rossa del banditismo sardo, scomparso sabato scorso a Milano all’età di 83 anni. (Cagliaripad.it)

E' morto Graziano Mesina, la primula rossa del banditismo sardo aveva 83 anni

Il feretro arriverà a Olbia e da lì proseguirà alla volta di Orgosolo dove verranno celebrati i funerali. Orgosolo La salma di Graziano Mesina, l'ex primula rossa del Supramonte, morto a 83 anni nel reparto di Oncologia del San Paolo di Milano, farà rientro in Sardegna martedì. (La Nuova Sardegna)

«Davanti al nostro caro fratello vogliamo che il Signore apra le sue braccia e lo accolga nella sua misericordia». Sono le parole pronunciate dal parroco di Orgosolo, don Salvatore Goddi, durante l’omelia per il funerale di Graziano Mesina, nella chiesa di San Pietro. (L'Unione Sarda.it)

Mesina, detto Gratzianeddu, è stata una figura emblematica del banditismo sardo del secondo dopoguerra. Nato a Orgosolo il 4 aprile 1942, è noto soprattutto per le sue numerose evasioni da carceri di massima sicurezza: ben 22 tentativi, di cui 10 riusciti. (Corriere della Sera)