ISTAT: la metà delle imprese di giochi e scommesse rischiano di non riaprire più dopo il lockdown

Redazione Jamma ECONOMIA

In base alla percentuale di rischio chiusura la classifica vede al primo posto le agenzie di viaggio, seguono le imprese che operao nell’intrattenimento con il 63,8%.

Quindi la ristorazione al 53,4% e al 6° con il 53% di rischio chiusura le imprese di gioco legale.

E’ quanto emerge dall’ultimo report dell’Istat sull’impatto della crisi sanitaria sulle imprese: effetti, reazione e fragilità strutturali. (Redazione Jamma)

Su altre fonti

In base alle ultime elaborazioni, il 45% delle imprese che possiedono almeno 3 addetti sono a rischio strutturale. In linea generale, il 33% delle micro imprese con un massimo di 9 addetti si sente a rischio (Notizieora.it)

Il 2 di novembre del 1942, verso mezzanotte, iniziò la terribile ritirata: “Fu una marcia disperata e quasi senza fine”, ricorda commosso Umberto. Umberto ha avuto la patente fino ai 96 anni. (La voce di Rovigo)

Scrive l’Istat che in quei dodici mesi sono aumentati “soprattutto gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,4%, pari a +717mila)”. Nel linguaggio dell’Istat “comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o in cerca di occupazione”. (TIMgate)

Il dottor Yamit Noe Hurtado ha detto che i medici hanno classificato il caso della donna come “re-infezione” dopo essere risultata positiva per la prima volta lo scorso giugno. Il ritorno nella casa di riposo di Carmen Hernandez dopo la guarigione. (LaPresse)

Roma, 10 apr. “Abbiamo attutito l’impatto della crisi”, ha aggiunto (LaPresse)

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