Forza Nuova, Governo di liberazione nazionale "per liberare l'Italia dalle mascherine"

la Repubblica INTERNO

Il “ministro degli Esteri” è in carcere insieme al “ministro per l’Attuazione del programma”.

A difenderli c’è il “ministro della Giustizia”, l’avvocato Carlo Taormina che già tentò di tirar fuori dai guai l’ex terrorista nero Franco Freda e che è collega di toga di un altro membro dell’“esecutivo”: Augusto Sinagra, ex legale di Licio Gelli e dei torturatori argentini del regime di Videla (nonché ex candidato di CasaPound)

Sono, rispettivamente, Roberto Fiore e Giuliano Castellino. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Ora a questo punto noi stiamo riflettendo“, ha confermato lo stesso premier a margine della conferenza stampa sul G20. Draghi valuta lo scioglimento di Forza Nuova, cosa ne pensi? (Virgilio Notizie)

Ma il parlamento aspetta ancora di sapere dalla ministra dell’interno cosa è esattamente accaduto sabato scorso a Roma e in particolare alla Cgil. Prima è arrivata la richiesta politica, con le mozioni parlamentari, di sciogliere Forza nuova. (Il Manifesto)

Sia Belli, sia Trabucco che Callarelli sono indicati nel governo parallelo di “Rinascita nazionale” lanciato dal leader di Forza Nuova. Domani ha scoperto che il Saint George ha foraggiato con 33mila euro l’associazione Vicit Leo, costituita nel luglio 2020. (Domani)

Sabato scorso tra gli altri sono stati arrestati e risultano indagati il fondatore e segretario di Forza Nuova Roberto Fiore, il referente romano del partito Giuliano Castellino, e l'ex Nar Luigi Aronica (Fanpage.it)

Saija e gli altri sono indagati anche a Roma nel filone di indagini che l’altra sera ha portato all’oscuramento del sito di Forza Nuova. Solo che i portuali – non certo affiliati di Forza Nuova – chiedono il ritiro del Green Pass (Il Riformista)

Domenica scorsa, il giorno dopo l’assalto alla sede della Cgil a Roma, sul sito di Forza nuova si erano lasciati andare a proclami del tipo: «Il popolo ha alzato la testa» e «il livello dello scontro non si fermerà» firmando con nome e cognome quelle parole che per la procura di Roma, che sugli scontri che hanno sconvolto il centro della capitale ha aperto due distinti procedimenti, altro non sono che un’istigazione a delinquere aggravata dall’utilizzo di strumenti informatici. (Il Manifesto)