Meloni risponde alla giornalista su Musk ▷ "Lezioni da quelli che prendono soldi da Soros anche no"
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Nell’ultima conferenza stampa di Giorgia Meloni si è parlato di tutto: dalla politica interna, passando per il caso Todde fino all’industria, alla politica esterna. E sono state proprio queste le domande più calde dell’incontro con i giornalisti, data la vastità di eventi di grande rilevanza internazionale. Il centro delle questioni è stato prima Donald Trump, riguardo alle dichiarazioni sulla Groenlandia e su Panama; poi Elon Musk, sul quale l’opposizione si è scatenata avvertendo un presunto pericolo per la sovranità nazionale. (Radio Radio)
Se ne è parlato anche su altri media
Ma io l'ho visto accadere per anni senza che nessuno dicesse una parola: Governi stranieri che dicevano agli italiani chi votare o che dicevano che avrebbero vigilato sulla democrazia italiana. Sono contenta che non lo siate neanche voi. (ilmessaggero.it)
Potrebbe fargli una visita di cortesia all’Inauguration Day del 20 gennaio: «Sono stata invitata, mi farebbe piacere esserci, valuterò a seconda dell’agenda». Spiega che no, Donald Trump non è una scheggia impazzita, non «lascerà l’Ucraina al suo destino» e non vuole davvero invadere la Groenlandia (ilmessaggero.it)
Giorgia Meloni (il Giornale)
Si tratta di un male atavico per gli eredi di Stalin, che a tutte le latitudini hanno costruito la loro identità su di una montagna di menzogne, arrogandosi il diritto di un’inesistente superiorità in virtù della quale potevano fare la morale al prossimo sentendosi, però, al di sopra di ogni giudizio. (La Voce del Patriota)
"Non ho provato emozione più grande di quando ho chiamato una madre per dire che sua figlia stava tornando a casa", racconta riavvolgendo il nastro. Il ruolo degli Usa (Adnkronos)
“Non ho provato emozione più grande di quando ho chiamato una madre per dire che sua figlia stava tornando a casa”, racconta riavvolgendo il nastro. (Adnkronos) – (CremonaOggi)