Riconoscimento facciale per entrare in metropolitana: l'innovazione cinese di Zhengzhou

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Riconoscimento facciale per entrare in metropolitana: l'innovazione cinese di Zhengzhou. Nato come servizio per offrire ai passeggeri un accesso più rapido, attualmente è utilizzato da una media di 10mila persone al giorno. Condividi. Zhengzhou, capoluogo della provincia dello Henan in Cina centrale, è diventata la prima città del paese ad applicare in tutte le sue stazioni della metropolitana la tecnologia di riconoscimento facciale. (Rai News)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il riconoscimento facciale e il sistema dei nomi reali sono attualmente i modi più efficaci per reprimere la frode delle telecomunicazioni e il furto di identità. A ottobre, secondo quanto riferito, la Francia ha usato il riconoscimento facciale per fornire ai suoi cittadini identità digitali. (L'AntiDiplomatico)

Si scarica l’App ufficiale, si completa l’autenticazione facciale e il gioco è fatto: i viaggiatori possono accedere alla metropolitana attraverso la scansione dei volti. La metropolitana di Pechino (Archivio Ansa). (Avvenire)

Pechino, 4 dic – I cinesi ormai sono abituati al riconoscimento facciale. Il timore è che il governo cinese utilizzi i dati per scopi repressivi soprattutto nei confronti delle minoranze, come gli uiguri musulmani o i tibetani. (Il Primato Nazionale)

Le linee guida, pubblicate per la prima volta a settembre, impongono alle società di telecomunicazioni di implementare “intelligenza artificiale e altri metodi tecnici” per verificare l’identità delle persone che registrano le carte SIM. (Business Insider Italia)

Vuoi una SIM nuova? Il Governo cinese ha da poco introdotto una nuova legge che obbliga chi acquista una nuova SIM mobile a sottoporsi al riconoscimento facciale, in modo che un sistema di intelligenza artificiale possa poi combinare i dati biometrici del volto, collegandoli all'identità dell'utente. (Il Fatto Quotidiano)

La mossa, anticipata a settembre dal ministero dell'Industria e dell'Information technology, punta a "tutelare i legittimi diritti e interessi dei cittadini online", ma è stata criticata come un altro passaggio di violazione della privacy, sacrificata per il controllo di ciò che riguarda cyberspace e internet. (RSI.ch Informazione)