Il fotoreporter Sestini scrive all’associazione stampa Toscana: “Sono morto e risorto, ero nel lago per lavoro”. E ringrazia i colleghi
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“Sono morto e risorto. Posso rivolgermi di nuovo a voi e tutti grazie alla prontezza e alla capacità professionale di un istruttore sub che mi è venuto a ripescare, nel lago ghiacciato di Lavarone, non avendomi visto riemergere”. Il fotoreporter Massimo Sestini, dopo essere uscito dal coma ed essere stato estubato tre giorni fa, oggi è tornato a scrivere, mandando un messaggio all’Associazione stampa toscana, soprattutto per ringraziare colleghi e amici. (Il Fatto Quotidiano)
Su altri giornali
Per questo un grazie speciale va a chi mi ha salvato: prima il nucleo sub della Guardia Costiera, e poi la splendida equipe del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Infine un grazie di cuore va a tutti voi per le parole di affetto e sostegno. (Corriere del Ticino)
Il fotografo Sestini fuori dalla rianimazione: 'Viaggio andata e ritorno con la morte in faccia' 1 Visualizzazioni (055firenze)
«Sono un incosciente, non volevo andare in ospedale. Rischio per raccontare», spiega a Walter Veltroni sul Corriere della Sera. I soccorsi, il risveglio, la figlia Chiara: «Mi ha detto che vuole lavorare con me. (Open)
Il racconto del fotografo Massimo Sestini Il ringraziamento alla macchina dei soccorsi (Virgilio Notizie)
«Sono morto e risorto». Quattro parole che riassumono l’esperienza vissuta da Massimo Sestini. Il fotoreporter italiano aveva accusato un grave malore durante un immersione nel lago di Lavarone, in provincia di Trento. (Open)
Inizia così il messaggio che il fotografo Massimo Sestini ha deciso di pubblicare sui social dopo il grave episodio che lo ha visto coinvolto sabato 25... Leggi tutta la notizia (Virgilio)