Draghi: i dazi e la svolta che serve ora all'Ue. Perché l'europeismo non è formula vuota

Draghi: i dazi e la svolta che serve ora all'Ue. Perché l'europeismo non è formula vuota
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Corriere della Sera ESTERI

Da «atlantista ed europeista», Mario Draghi confida che la tregua tra le due sponde dell’oceano si trasformi in un’intesa. Novanta giorni dovrebbero essere sufficienti per scongiurare una drammatica guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa, dalla quale a uscire sconfitto sarebbe l’Occidente. Perché non c’è dubbio che la politica dei dazi avviata da Trump si configura come un passaggio epocale, paragonabile a pochi altri eventi per la sua portata storica: gli accordi di Bretton Woods firmati nel 1944 dagli Alleati a guerra ancora in corso e che aprirono la strada al dominio mondiale del dollaro; la bancarotta di Lehman Brothers, che nel 2008 si abbattè come uno tsunami sull’economia globale; e il Covid che in tre anni dal 2020 ha causato sette milioni di vittime e messo in ginocchio il sistema internazionale. (Corriere della Sera)

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