Alto Adriatico e mare di Sicilia: più concessioni e meno vincoli per le estrazioni

Corriere della Sera ESTERI

Qui la produzione annua potrebbe andare oltre il miliardo di metri cubi.

Ad esempio in Val d’Agri, in Basilicata, il più grande giacimento europeo sulla terraferma, che potrebbe ancora aumentare la propria produzione di gas

Peccato viaggi a scartamento ridotto come l’intera produzione nazionale di metano tornata nel 2021 ai livelli del 1954.

Riserve scoperte negli anni ‘80 ma imprigionate sotto i fondali dell’alto Adriatico tra il Veneto e la Romagna. (Corriere della Sera)

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La riserva dell’Alto Adriatico Proprio nell’Alto Adriatico c’è la riserva di gas naturale più consistente d’Italia. Secondo i calcoli di Nomisma Energia si tratta di una cifra che si avvicina a 40 miliardi di metri cubi, situati a circa 40 chilometri al largo di Venezia. (Corriere della Sera)

Il quadro. La produzione marchigiana, prima della moratoria del 2019, poteva contare di 36 piattaforme, 210 pozzi totali e 116 pozzi produttivi. Stando ai dati riportati nel Pitesai, la produzione di gas nel 2020 si è contratta a 5,93 milioni di smc, pari allo 0,13% del totale nazionale. (corriereadriatico.it)

Un'altra zona «attenzionata» è quella del Canale di Sicilia, dove l'avvio della produzione di gas dai giacimenti Argo e Cassiopea è prevista per la prima metà del 2024. Eppure negli ultimi vent'anni la produzione nazionale è crollata, passando dai 16 miliardi e mezzo di metri cubi del 2000 ai circa 3 attuali. (ilGiornale.it)