Catania, blitz antimafia Sotto Scacco: 40 indagati. Droga e racket, ma anche truffe all'Inps

La Sicilia INTERNO

ruppi legati a Cosa nostra sono stati disarticolati da un’operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Catania con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 40 persone nel capoluogo etneo, a Siracusa, Cosenza e Bologna.

E’ quanto emerge dall’inchiesta coordinata dalla Dda etnea e sfociata nell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare per 40 indagati.

Maggiori particolari sull'operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 10 nella sede del comando provinciale di carabinieri di Catania

Dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Catania è emerso anche un ulteriore canale di finanziamento delle casse del clan: l’indebita percezione dell’indennità di disoccupazione agricola. (La Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Pietro Grasso: una vita dedicata all’antimafia. La prima indagine di mafia seguita da Grasso fu quella inerente al delitto Mattarella. Stories di mafia: gli episodi. Tra le Stories già narrate, sul profilo Instagram troviamo “La prima vera strage di mafia”, quella di Portella della Ginestra, del 1° maggio 1947. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

Lo avrebbe progettato il boss Santo Alleruzzo nel 1997. Il killer non avrebbe gradito la sentenza di conferma all’ergastolo e per questo avrebbe voluto mostrare la sua rabbia al penalista. (Livesicilia.it)

Avrebbe voluto un'ulteriore sconto di pena in relazione alla condanna per l'omicidio di Giuseppe Calascibetta, il boss di Santa Maria di Gesù eliminato a colpi di pistola la sera del 19 settembre del 2011 in via Bagnera, sotto casa sua, a Belmonte Chiavelli (PalermoToday)

Sulla scorta delle sentenze passate in giudicato sopra menzionate, risultava giudiziariamente accertata l’esistenza di un clan mafioso operante in Paternò, diretto e organizzato nel tempo dalle famiglie ALLERUZZO, ASSINNATA e AMANTEA (Tele Video Adrano)

Le indagini hanno consentito di ricostruire gli organigrammi dei gruppi mafiosi Assinnata, Alleruzzo e Amantea localizzati nella provincia etnea, in particolare nei comuni di Paterno’ e Belpasso. Disarticolate dai carabinieri di Catania due organizzazioni criminali locali legate alla famiglia catanese di Cosa nostra di Santapaola-Ercolano. (Grandangolo Agrigento)

Il Giudice per le indagini preliminari ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di: Sulla scorta delle sentenze passate in giudicato sopra menzionate, risultava giudiziariamente accertata l’esistenza di un clan mafioso operante in Paternò, diretto e organizzato nel tempo dalle famiglie Alleruzzo, Assinnata e Amantea (Gazzettinonline)