Il Giro d’Italia 2025 parte dall’Albania, tra storia e sfide aperte

Il Giro d’Italia 2025 parte dall’Albania, tra storia e sfide aperte
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Redazione Sport Redazione Sport   -   «Negli anni bui, quando io ero un ragazzino e noi albanesi i coreani del Nord d’Europa, l’unica finestra sul mondo era la radio italiana». Le parole di Edi Rama, premier albanese e artista poliedrico, restituiscono il valore simbolico della prima tappa del Giro d’Italia 2025, che domani, venerdì 9 maggio, prenderà il via dal porto di Durazzo. Un traguardo impensabile decenni fa, quando il ciclismo italiano era per l’Albania solo una voce lontana, e che oggi diventa realtà con un percorso di 160 chilometri verso Tirana, punteggiato da asperità che potrebbero già creare i primi scarti.

La corsa, trasmessa in diretta su Eurosport 1 (canale 210 di Sky) e in streaming su NOW, segna la 15ª partenza internazionale della storia del Giro, la numero 108. Un inizio non di semplice transito, con salite nella seconda metà del tracciato che potrebbero costringere i velocisti a una lotta imprevista, mentre i grandi nomi della classifica generale dovranno evitare cadute o errori tattici. L’arrivo, previsto dopo le 17, potrebbe riservare sorprese, complici anche le insidie di un finale mai banale.

Tra i favoriti per la maglia rosa – simbolo del primato dal 1931 e ambizione per ogni corridore – spiccano Primoz Roglic e Juan Ayuso, grazie a caratteristiche tecniche e prestazioni negli ultimi mesi. Ma il campo è ricco di outsider: da Simon Yates a Richard Carapaz, senza dimenticare l’azzurro Antonio Tiberi, pronto a lottare per un piazzamento di rilievo.