Lombardia, la sanità torna sul territorio: ecco la riforma. «Avrà tempi certi»

malpensa24.it SALUTE

Il ritorno sul territorio. Il nuovo assetto della sanità lombarda torna con forza sul territorio, dopo l’esperienza choc della pandemia.

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Infatti la riforma non è «a isorisorse ma prevede importanti investimenti, anche in risorse umane», come ha chiarito la vicepresidente Letizia Moratti.

«Tempi certi». Per realizzare la revisione della legge 23, Regione Lombardia promette «tempi certi», con un cronoprogramma ben preciso che andrà di pari passo con «un piano per recuperare le criticità determinate durante il Covid». (malpensa24.it)

Su altri giornali

Sono oltre 62mila le persone che, nella sola giornata di ieri, si sono prenotate per la vaccinazione anticovid in Lombardia, e di queste un terzo sono ragazzi in età scolare. I dati, del resto, lasciano pochi dubbi: l’85% dei nuovi positivi non è vaccinato (Radio Lombardia)

regione.lombardia.it/), portalettere, Postamat, numero verde 800.89.45.45 Un ulteriore sforzo per agevolare la vaccinazione, unico mezzo per contrastare e vincere il virus e proteggere sia la propria salute, sia quella della comunità”. (Ticino Notizie)

Centomila nuovi posti a disposizione di tutti coloro che ancora non hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti-Covid. Le prenotazioni possono avvenire sin da ora attraverso i consueti canali di adesione: portale (https://prenotazionevaccinicovid. (elivebrescia.tv)

“Intanto ieri – prosegue Moratti – abbiamo toccato quota 11.458.005 somministrazioni con un incremento giornaliero di 95.334 iniezioni e una percentuale del 97,17% rispetto al “consegnato” (Radio Lombardia)

La corsa alla prenotazione. In Regione Lombardia, in questi giorni, è ben evidente la corsa alla vaccinazione La vaccinazione corre dopo l'annuncio del green pass obbligatorio e la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti ha fatto un importantissimo annuncio: sono disponibili 100.000 nuovi posti per chi non ha ricevuto la prima dose di vaccini. (Prima Brescia)

Al centro della riforma c’è il rafforzamento della medicina territoriale, anche per evitare, come ha spiegato il presidente Attilio Fontana, «un accesso inappropriato ed eccessivo in ospedale». Tutta la riforma vale 2,69 miliardi di euro. (La Stampa)