Il caso Peng Shuai è un test per l’Occidente | Federico Rampini

Corriere della Sera SPORT

Ma l’Occidente si divide: le multinazionali che sponsorizzano le Olimpiadi, da Airbnb alla Coca Cola, finora non commentano il caso Peng.

La libera e caotica circolazione sui nostri social media di voci, accuse, contestazioni e dietrologie, per lui è una conferma del nostro declino irreversibile

Il fenomeno degli influencer nei social media viene preso di mira dalle autorità in quanto rappresenta «un’estetica anormale, contraria ai valori fondamentali della società cinese». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

E a poco sono servite le prove fornite dalla propaganda per dire che la tennista sta bene ed è in salute Spesso, sparite. (La Repubblica)

Ma a presenziare alla chiamata, secondo quanto ha rivelato al New York Times un funzionario olimpico, c'era anche un "amico" di Peng Shuai che l'ha aiutata con il suo inglese. La domanda adesso non è più "dov'è Peng Shuai" – dato che l'abbiamo vista nella sua stanza in mezzo ai peluche, una location che abbiamo conosciuto nelle prime foto diffuse dopo 17 giorni di sparizione – ma piuttosto: Peng Shuai è una donna libera? (Fanpage)

I responsabili del circuito WTA si preoccupano del modo in cui il caso di Shuai Peng viene gestito. Ricordiamo che la WTA ha minacciato di ritirare il suo business dalla Cina se il regime del presidente Xi Jinping non farà luce sulle accuse della Peng. (LiveTennis.it)

In particolare, si teme per le conseguenze che potrebbero abbattersi sulla tennista dopo che ha denunciato un abuso sessuale da parte di Zhang Gaoli, ex vicepremier e pezzo grosso del Politburo. Una vicenda «montata ad arte». (Open)

Era uno dei sette uomini più potenti della Cina, ma da quando è andato in pensione è uscito dai radar Zhang Gaoli, a destra, con il presidente del Cio, Thomas Bach. (La Repubblica)

Il caso di Peng Shuai, tennista cinese di fama internazionale, ha scosso il mondo dello sport e continua a produrre domande. L’inaspettata pressione internazionale sul caso di Peng paventa dunque il rischio di danneggiare un evento internazionale su cui Pechino sta puntando molto. (Rolling Stone Italia)