Groenlandia, la mossa di Trump contro la «rotta artica» di Russia e Cina (aperta dal cambiamento climatico)

Groenlandia, la mossa di Trump contro la «rotta artica» di Russia e Cina (aperta dal cambiamento climatico)
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Corriere della Sera ESTERI

Il primo atto strategico del Cremlino dopo l’aggressione totale all’Ucraina del 2022 fu il varo della nuova «dottrina marittima». Sono un centinaio di pagine del luglio di quell’anno, il cui punto essenziale non riguarda il Mar Nero – dove Mosca continua a combattere – ma l’Artico. Senza quel testo, gli obiettivi che esso esplicita e i rapporti con la Cina che implica, è più difficile comprendere due sviluppi che si accavallano in questi giorni: le insistenti pretese di Donald Trump sulla Groenlandia e la riluttanza di Pechino e di Mosca a cooperare contro il cambio climatico, anche ora che le temperature medie stanno salendo di più e più in fretta rispetto alle soglie indicate dagli Accordi di Parigi (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

La Groenlandia ha un grosso problema di immagine: nelle mappe sembra che sia grossa quanto l’Africa intera, ma non è così. Del resto, il nome stesso di “Greenland” (“Terra Verde”) è un po’ un imbroglio. (Il Fatto Quotidiano)

E le in terpreta come «un messaggio ad alcuni altri grandi player globali piuttosto che rivendicazioni ostili nei confronti di quei Paesi... «Mi sento di escludere che gli Usa nei prossimi anni si metteranno ad annettere con la forza nuovi territori». (il Giornale)

Giorno in cui Trump assumerà la presidenza degli Stati Uniti - che già è iniziato a spirare sul mondo un ciclone dagli esiti devastanti. (L'HuffPost)

Groenlandia, Canada e Panama: le mire di Trump su terre rare, cargo (e sciroppo d'acero): perché c'entra la Cina

Donald Trump vuole Groenlandia e Panama La questione del Canada (Virgilio Notizie)

«L’Artico è una regione che rientra nei nostri interessi strategici e nazionali. L’Artico si scalda, stavolta non a causa del cambiamento climatico ma per il braccio di ferro geopolitico che lo vede al centro delle ambizioni di Mosca e Washington. (Secolo d'Italia)

Prima di Natale, il presidente eletto degli Stati Uniti ha dichiarato che il controllo della Groenlandia è «una necessità assoluta» per «la sicurezza nazionale e la libertà nel mondo». (Corriere della Sera)