Stop alle endotermiche nel 2035. No al rinvio da parte di Volvo, Uber e Ayvens
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Nelle ultime settimane si sta discutendo molto sulla necessità di rivedere la scadenza del 2035 quando non sarà più possibile vendere nuove auto endotermiche in Unione Europea. Il mondo politico pare spaccato e anche all'interno delle case automobilistiche ci sono diverse posizioni sul percorso da seguire. All'interno di questo dibattito arriva adesso il no al rinvio della scadenza del 2035 da parte di 50 aziende tra cui Volvo, Uber e Ayvens attraverso Industry for 2035, una piattaforma nata con la collaborazione di Transport & Environment e Climate Group che riunisce CEO e dirigenti di aziende e associazioni imprenditoriali che ritengono che l'obiettivo del 2035 sia fattibile e necessario. (HDmotori)
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In una dichiarazione su Industryfor2035.org, la piattaforma nata con la collaborazione di Transport & Environment e Climate Group spiegano che: “proseguire in questa direzione fornisce la necessaria certezza sugli investimenti per il futuro dell’industria automobilistica in Europa”. (Energia Oltre)
Obiettivo preservare posti di lavoro in Italia (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 set - 'Penso che abbiano fatto il peggio che si potesse fare da tutti i punti di vista'. Lo ha affermato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine di un evento dell'Anci, in merito al profit warning annunciato questa mattina da Stellantis. (Il Sole 24 ORE)
Mentre il bando termico Ue 2035 è sempre più in discussione, la svedese Volvo della cinese Geely è tra le 50 aziende che esortano l’Ue a mantenere il divieto sui motori a combustione interna. Senza fare marcia indietro. (Motorisumotori.it)
Auto ed emissioni di CO2: sostenuta dalla Germania, l’Italia sta guidando una nutrita schiera di Paesi Ue che vogliono rivedere il regolamento europeo. Urso: “Serve un piano europeo sull’automotive”. Gli obiettivi al 2035, cosa occorre per realizzarli (FIRSTonline)