Stellantis: 500 esuberi a Melfi, poi toccherà a Termoli. Fiom lancia l'allarme

Stellantis: 500 esuberi a Melfi, poi toccherà a Termoli. Fiom lancia l'allarme
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HDmotori.it ECONOMIA

Stellantis ha varato un piano di "uscite volontarie" che riguarda alcuni dei suoi stabilimenti italiani. A quanto pare, a Melfi gli esuberi saranno 500 e poi toccherà anche Termoli sebbene non ci siano ancora numeri precisi per questo stabilimento. Poche settimana fa erano invece stati annunciati 300 esuberi a Pomigliano e 50 a Pratola Serra. Ovviamente non si tratta di notizie positive. Il piano di esuberi è stato firmato da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri ma non dalla Fiom che lancia l'allarme dato che parla di "dismissioni del Gruppo in Italia". (HDmotori.it)

Su altri media

Allo stabilimento Stellantis di Windsor, in Ontario, l’atmosfera è tesa. I lavoratori si trovano di fronte a un calendario produttivo variabile, che prevede alternanze tra settimane di piena attività, riduzione degli orari e periodi di completa chiusura. (ClubAlfa.it)

Minuti per la lettura Cinquecento altri incentivi all’esodo a Melfi. Una notizia che arriva in Basilicata dopo la rassicurante presentazione della Nuova Compass che sarà prodotta sulle linee lucane e che getta una nuova ombra sul futuro produttivo dello stabilimento melfitano. (Il Quotidiano del Sud)

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Stellantis: dalla Regionale un avviso pubblico da 6 milioni per i lavoratori cassaintegrati

“Dopo le dichiarazioni di esuberi con uscite incentivate comunicate alle organizzazioni sindacali territoriali nelle scorse settimane, rispettivamente a Pratola Serra per 50 lavoratori e 300 a Pomigliano D’Arco, si aggiungono in questi giorni le ulteriori uscite per 200 lavoratori a Termoli e ben 500 a Melfi (Fiom-Cgil nazionale)

Confermato il cronoprogramma con partirà dal prossimo settembre con la produzione della nuova Jeep Compass nelle tre varianti: full electric, ibrida e mild hybrid, poi da marzo 2026 sarà la volta della nuova DS7 (anche in versione ibrida) e da giugno, della nuova Lancia Gamma. (Ufficio Stampa Basilicata)

Non è di certo un periodo semplice per le grandi aziende italiane del mondo dei motori, con la crisi che ha colpito il settore come poche volte si era visto in passato. Gli stabilimenti stanno producendo al minimo e dunque c’è davvero paura per il futuro di tante famiglie che sono appese alla speranza di una non chiusura. (Derapate Alla Guida)