"No foibe no party". Così gli antagonisti soffiano sull'odio

ilGiornale.it INTERNO

È il livore della sinistra più becera, degli antifà per professione, che torna ciclicamente a farsi sentire.

Una provocazione, l'ennesima, senza alcun senso, se non quello di continuare a seminare odio, come sottolineato da Teresa Lapolla, consigliere municipale di Genova: "I soliti facinorosi hanno strumentalizzato questa giornata per fomentare l'odio con lo striscione 'No Foibe No party' che rappresenta un oltraggio e una vergogna inaccettabile. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

Genova, 19 lug — «No foibe no party»: con questo vergognoso striscione i sedicenti «antagonisti» — genovesi e non — hanno ricordato il ventennale del sanguinoso G8 del luglio 2001. I due sacerdoti si sono ben guardati dallo stigmatizzare il vergognoso slogan portato in giro dagli antifascisti genovesi. (Il Primato Nazionale)