Payback patata bollente. In Toscana vale 600 milioni: "Troviamo la giusta via"

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La Nazione SALUTE

Una patata bollente. Allarma la decisione del Tar del Lazio di respingere i ricorsi presentati dalle aziende fornitrici contro il payback sui dispositivi medici. Le aziende produttrici sono già sul piede di guerra: annunciano che impugneranno la sentenza in appello al Consiglio di Stato. Ma intanto si consolida la giurisprudenza. La legge incassa il secondo via libera: dopo quello della Corte costituzionale, è il turno del Tribunale amministrativo. (La Nazione)

Su altre testate

Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi presentati dalle aziende produttrici di dispositivi medici contro l’odiato payback. Parliamo di un settore industriale che – stando ai dati del Centro studi di Confindustria Dispositivi medici – conta 4.641 imprese in Italia, che occupano 117.607 dipendenti e sviluppa un mercato di oltre 18 miliardi tra export e mercato interno. (Fortune Italia)

Anche Lapam Confartigianato e Cna si lamentano per la sentenza dei giudici del Tar del Lazio, la quale sostiene che le imprese avrebbero dovuto essere consapevoli del meccanismo introdotto nel 2015 che li rendeva "corresponsabili" dei "deficit" di bilancio delle Regioni per le spese sanitarie. (Il Resto del Carlino)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 7 mag - 'Il Tar del Lazio respinge i ricorsi delle imprese sul payback dei dispositivi medici per gli anni 2015-2018 con argomenti giuridicamente inconsistenti'. Lo scrivono in una nota Aforp, Confapi salute universita' ricerca, Confimi Industria Sanita', Confindustria dispositivi medici, Conflavoro PMI Sanita', Coordinamento filiera, Fifo Confcommercio sottolineando che le imprese, 'contrariamente a quanto sostenuto dal Tar non conoscevano la spesa nazionale in dispositivi medici, nonostante fosse noto il tetto di spesa e non erano in grado di prevedere la quota parte di compartecipazione alla spesa pubblica'. (Il Sole 24 ORE)

Sanità, a rischio i dispositivi salvavita: «Intervenga il Governo o non li forniamo più»

Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi dei produttori di dispositivi medici contro il payback e adesso si apre una partita da circa tre miliardi di euro che il governo è costretto a gestire, tenendo presente che le Regioni aspettano i soldi e che le aziende produttrici sono sul piede di guerra, protestano duramente contro la misura e dicono di non riuscire a pagare, ipotizzando stop alle fornitur… (la Repubblica)

E ora sulla sanità incombe la minaccia di uno stop alle forniture di dispositivi medici agli ospedali, ipotesi paventata da Fifo – Confcommercio. Nuovo rinvio e si complica la vicenda del payback sanitario. (Il Resto del Carlino)

Ma anche camici, garze e ferri chirurgici: «O il Governo interviene o dovremo valutare lo stop delle forniture di dispositivi medici agli ospedali - dichiara Sveva Belviso, presidente di Fifo Confcommercio - Non possiamo garantire l’approvvigionamento di materiali essenziali quando lo Stato pretende dalle imprese miliardi di euro per inefficienze imputabili alle proprie Regioni. (Torino Cronaca)