Omicidio Fausto e Iaio la procura di Milano riapre il caso. La storia dei due giovani uccisi nel 78
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Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci avevano 18 anni quando furono uccisi Riaperte le indagini sull'omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, noti come Fausto e Iaio, i due ragazzi, militanti di sinistra, uccisi il 18 marzo del 1978 vicino al centro sociale Leoncavallo, a Milano, da loro frequentato. Lo ha deciso la gip Maria Idria Gurgo di Castelmenaedo, accogliendo la richiesta dei pm milanesi Leonardo Lesti e Francesca Crupi. (TGLA7)
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La riapertura dell'inchiesta sul duplice omicidio del '78 di Fausto e Iaio è passata, in particolare, per una nuova attività di comparazione dattilografica, ossia sulla tecnica di scrittura e sulle macchine per scrivere, effettuata negli accertamenti della Digos e dei pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti, tra il volantino di rivendicazione che venne fatto trovare a Roma il giorno dopo i funerali dei due ragazzi e un altro che rivendicava un attentato contro la sezione del Pci del quartiere Balduina a Roma, il 29 maggio 1979. (Tiscali Notizie)
Il fascicolo riaperto era stato archiviato nel dicembre del 2000 dalla gip Clementina Forleo, la quale aveva evidenziato «significativi elementi» a «carico della destra eversiva e in particolare degli indagati» Massimo Carminati, Claudio Bracci e Mario Corsi. (Leggo.it)
È stato riaperto il fascicolo sull’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci, i due giovani uccisi a colpi di pistola il 18 marzo 1978 nei pressi del centro sociale Leoncavallo, a Milano. A distanza di 47 anni, tre figure storiche dell’estremismo neofascista italiano risultano indagate: Massimo Carminati, Claudio Bracci e Mario Corsi, detto Marione. (Tiscali Notizie)
I due giovani, freddati vicino al Leoncavallo, storico centro sociale della estrema sinistra milanese di cui Fausto e Iaio erano militanti. I due militanti andavano a un concerto al Leoncavallo quando furono freddati a colpi d'arma da fuoco a Milano, in via Mancinelli (lapresse.it)
A quarantasette anni da un duplice omicidio irrisolto e a un quarto di secolo dall’ultima archiviazione che parlò di "elementi indiziari a carico della destra eversiva", i pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti, sulla scorta di un’informativa della Digos, possono ora svolgere nuovi approfondimenti sul caso. (Sky TG24)
I nuovi elementi che hanno permesso la riapertura delle indagini sono emersi da un recente rapporto della Digos milanese e riguardano in particolare le macchine da scrivere usate dai neofascisti romani a metà anni ‘70. (Radio Popolare)