Pesci alieni di origine tropicale nel Mar Mediterraneo, l'allarme dell'Ispra «Arrivati tramite il Canale di Su

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Latina, moria di pesci a Capoportiere: a decine nel canale, ma anche in spiaggia

Sono tutte approdate nel bacino del Mediterraneo, attraverso il canale di Suez, le quattro "specie aliene" invasive di origine tropicale, segnalate per la prima volta quest'anno sulle coste siciliane.

La campagna è patrocinata dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ministero della Transizione Ecologica, ministero della Salute, Comando Generale delle Capitanerie di porto. (ilmattino.it)

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Il pesce scorpione. Pterois miles, segnalato per la prima volta in Italia nel 2016, è una tra le specie più invasive al mondo. Specie erbivore particolarmente invasive, sono entrambe commestibili ma bisogna fare attenzione alle spine come per il pesce scorpione (leggo.it)

Un processo iniziato decenni fa con l’arrivo della vongola verace, di origine filippina. Da anni sono segnalate specie aliene giunte nel mare Mediterraneo grazie all’allargamento del canale di Suez. (il Resto del Carlino)

Ladispoli, l'invasione dei granchi blu: cosa sono (e quanto costano al chilo). A questi pesci però è necessario fare attenzione. Infine ci sono le due specie di pesce coniglio, segnalate in Italia per la prima volta una nel 2003 e l'altra nel 2015. (Liberoquotidiano.it)

Entrambi commestibili ma con carni definite di scarsa qualità, i due pesci coniglio che hanno colonizzato i nostri mari sono il pesce coniglio scuro (Siganus luridus) e il pesce coniglio striato (Siganus rivulatus). (inItalia)

Da squame di pesce a nanomateriali di carbonio di alta qualità – Un team di scienziati del Nagoya Institute of Technology in Giappone ha trovato un modo semplice e conveniente per trasformare i rifiuti di pesce in CNO di altissima qualità. (pesceinrete.com)

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e l'Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) hanno lanciato la campagna “Attenti a quei 4” per informare i cittadini, spiegare come riconoscere le specie pericolose e monitorare la loro presenza e distribuzione nelle acque italiane, grazie anche alle segnalazioni di pescatori e subacquei. (Sky Tg24 )