"Boicottiamo i marchi Usa", la Danimarca guida la rivolta nordeuropea

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Lo scontro politico, le proteste, lo scontento e un movimento internazionale di boicottaggio di marchi americani sempre più' diffuso: "No ai prodotti made in Usa". Scendono in campo i consumatori contro le mosse di Donald Trump su dazi e tariffe doganali: prima il Canada - piu' volte ormai preso di mira dal capo della casa bianca che vorrebbe il vicino di casa come 51esimo stato americano - con la campagna "Buy canadian instead", comprate canadese. (Tgcom24)
Su altri giornali
Volta, leggiamo, a sensibilizzare i clienti o, meglio, ad aiutarli a evitare prodotti made in USA. Bloomberg, al riguardo, riferisce di una catena di supermercati danese, Føtex, che assieme ad altri punti vendita del gruppo Salling ha appena introdotto una novità. (Corriere del Ticino)
Il presidente Trump impone i tanto discussi e temuti dazi? La Francia risponde boicottando tutta una serie di aziende – del food e non – a stelle e strisce. A ora di protesta, i cugini d’Oltralpe sono sempre i primi al fronte. (dissapore.com)
L’impatto sull’economia americana non potrà che essere limitato, il valore simbolico è certamente maggiore. (Il Sole 24 ORE)

Al netto della telefonata distensiva della presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter e della sospensione per 90 giorni dei dazi, con una tariffa del 10% in attesa di novità volendo farla breve, la Svizzera come detto non può certo dirsi immune al boicottaggio di prodotti americani e alla crescente ondata anti-USA come detto. (Corriere del Ticino)
Le politiche commerciali e le retoriche anti-europee del presidente USA, Donald Trump, hanno scatenato reazioni un po’ in tutto il mondo. In Francia, ad esempio, è nato un movimento di boicottaggio nei confronti dei marchi americani più iconici e sta prendendo sempre più piede. (Everyeye Lifestyle)