Social senza freni: che cambia con la svolta pro-Trump
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Meta abbandona il fact checking o quasi. Musk su X l'ha già fatto. Il liberi tutti sostenuto dal nuovo presidente Usa Donald Trump per i contenuti social viene in realtà da lontano, dall'anima sregolata delle big tech e ci porteranno in un nuovo scenario. Ecco come (Agenda Digitale)
Se ne è parlato anche su altri media
Bene. (il Giornale)
Ieri, alla vigilia del secondo mandato del tycoon alla Casa Bianca e nel tentativo ormai esplicito di riposizionarsi al fianco del neopresidente, Mark Zuckerberg ha annunciato una serie di modifiche alle politiche di moderazione dei contenuti sulle sue piattaforme. (Corriere della Sera)
Come un novello Paolo di Tarso, anche Mark Zuckerberg è stato folgorato per strada. Questa volta quella che conduce a Mar-a-Lago. Non solo ha annunciato la chiusura del sistema di “moderazione” che aveva introdotto su Facebook qualche anno fa, ma ha ritenuto opportuno argomentare la sua scelta con un video in cui ha fatto ampio uso di quegli argomenti liberali a cui era stato finora insensibile. (Liberoquotidiano.it)
Le informazioni contenute nel meme sono false e ironizzano sulla scelta di Meta di interrompere il programma di verifica dei fatti (Open)
Un segnale forte, un riposizionamento legato indissolubilmente alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali che potrebbe avere delle ricadute non solo sulle scelte etiche ma anche sulle pratiche commerciali. (il Giornale)
Milano, 9 gen. "Nessun cittadino, né due cittadini, né tre cittadini dovrebbero pensare di poter violare la sovranità di una nazione", afferma Lula. (Tiscali Notizie)