Omicidio in cartiera, fermato l'autotrasportatore Marian Pepa
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Artan Kaja, 52enne titolare di una ditta esterna, è stato trovato morto nel deposito della cartiera Smurfit di Lunata a Capannori. Inizialmente si era pensato a un incidente sul lavoro, ma la radiografia ha rivelato un proiettile nel cranio, confermando l'omicidio. Marian Pepa, autotrasportatore connazionale della vittima, si è autoaccusato del delitto, presentandosi spontaneamente in caserma, dove ha avuto un malore.
L'uomo, 50enne, è stato sottoposto a fermo dai carabinieri e ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al Gip Simone Silvestri. Pepa, in stato di confusione, ha dichiarato di essere responsabile dell'omicidio, ma la dinamica dei fatti rimane ancora da chiarire. La pistola e l'ogiva del proiettile non sono state ancora trovate, complicando ulteriormente le indagini.
Il corpo di Artan Kaja è stato scoperto vicino al cancello del deposito della cartiera nella tarda serata del 7 gennaio. L'esame radiografico ha evidenziato la presenza del proiettile nel cranio della vittima, e la dottoressa Ilaria Marradi è stata incaricata di eseguire l'autopsia per ulteriori accertamenti.
Marian Pepa, attualmente in carcere, attende l'evolversi del procedimento giudiziario. La sua confessione, seppur spontanea, non ha ancora chiarito tutti i dettagli dell'omicidio, lasciando aperti molti interrogativi.