Filiera del luppolo: i dati ci sono, ora occorre una strategia

Agronotizie ECONOMIA

L'Outlook potrà guidare in futuro tutti i progetti di investimento da parte di agricoltori interessati a coltivare luppolo.

Le importazioni di luppolo sono in crescita rapida dall'anno 2015 e, in particolare, l'Italia ha una dipendenza da Paesi dell'Ue a 27 (dati 2019) che ha raggiunto il 99,7% in volume e il 98,1 in valore.

Per quanto riguarda le varietà coltivate in Italia, per creare una filiera che funzioni dobbiamo mettere d'accordo domanda e offerta

Per quanto riguarda le varietà, i dati fanno riferimento a una recente indagine condotta dafra gli associati. (Agronotizie)

La notizia riportata su altri media

È stato infatti approvato, in sede di conversione del Decreto Sostegni Bis alla Camera, l’emendamento elaborato da Unionbirrai, associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti, e presentato dell’onorevole Chiara Gagnarli. (WineMag.it)

La proposta è approdata il 15 luglio in Commissione Industria, Commercio, Artigianato, Turismo, Agricoltura e Foreste, Pesca Professionale, Acquacoltura. Per l’approvazione la legge dovrà passare al vaglio del Consiglio Regionale, mentre la Giunta (entro 90 giorni dall’approvazione) dovrà adottare il regolamento di attuazione (TarantoBuonaSera.it)

Anche i marchi di importazione internazionali come Guinness, Kilkenny e Sol fanno parte del portafoglio prodotti di Radeberger in Germania. Ma non è tutto: Radeberger è anche produttore dell’acqua minerale Original Selters e dei marchi PepsiCo per la Germania (Beverfood.com)

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione alla Camera di questo provvedimento fortemente voluto dal consiglio direttivo Unionbirrai, e per l’ampio appoggio ricevuto da parte delle forze politiche e anche di altre associazioni di categoria. (Mixer Planet)

Oggigiorno l'Italia è un fiorente pullulare di nano e micro-birrifici, birrifici artigianali, birrifici agricoli, birrifici industriali, birrifici sperimentali, birrifici per tutti gusti. Quindi via libera agli accostamenti con medesime intensità olfattiva e persistenze gustative, dove la birra terrà testa al piatto e il piatto terrà testa alla birra (Hello Taste)

Uno stravolgimento interiore che il dottor Dermi pensò di arginare con sollecitudine, tracannando d’un fiato una “sublime maibock” ghiacciata. Sufficienti al dottor Dermi per perdersi “nella foresta dei suoi grandi occhi verdi e pagliuzze dai riflessi d’oro”, come subito dopo ammetterà in cuor suo, quasi fosse un giovincello alla prima cotta. (Il Sole 24 ORE)