Era della Basilicata l'uomo ucciso brutalmente in un container a Misano. Arrestato il vicino

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Dopo essere stato interrogato dai militari ha ammesso tutto ed è stato arrestato.a. a. VULTURENEWS.NET®. (Autorizzazione Tribunale n. 466)

Nicola Donadio, originario della provincia di Potenza era un dipendente Hera separato con quattro figli.

L’omicidio è avvenuto in un’area messa disposizione dal Comune per la sosta di roulotte e l’installazione di container dove vivono soggetti in difficoltà.

Un uomo di 50 anni, Nicola Donadio, originario della provincia di Potenza, è stato ucciso nella roulotte in cui viveva a Misano Adriatico. (vulturenews.net)

Su altri giornali

Lo ha colpito alla testa, almeno tre volte, con un bilanciere di ferro per i pesi. (Libertas San Marino)

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno denunciato un cittadino straniero di 37 anni per il reato di tentato furto aggravato. A seguito degli atti di rito i militari dell’Arma riconsegnavano la refurtiva all’avente diritto. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Tutto ciò non è avvenuto e probabilmente qualche responsabilità morale sull’accaduto l’amministrazione di Misano ce l’ha – attacca l’avvocato Erbetta -. Dopo varie minacce, brandendo anche una falce, poi poggiata a terra, Zegarac lo aveva aggredito facendolo cadere due volte. (News Rimini)

Misano Adriatico, Nicola Donadio muore durante una lite. Misano Adriatico, Nicola Donadio è morto nelle prime ore di oggi, 13 gennaio 2022, ucciso da diversi colpi di spranga per un effimero litigio. (Notizie.it )

28/11/2021 - Poste Italiane: estesi orari apertura di tre uffici postali lucani Poste Italiane comunica che a partire lunedì 29 novembre, gli Uffici Postali di Matera 5, Melfi e Moliterno saranno interessati da un potenziamento degli orari di apertura al pubblico. (La Siritide)

"Il 26 luglio scorso – spiega il legale – Donadio venne da me in studio per comunicarmi che il 24 giugno era stato aggredito dal suo vicino e aveva sporto querela. Da quel giorno, secondo Donadio, Žegarac non avrebbe più smesso di "mettere in atto quei comportamenti, facendomi vivere nel timore" (il Resto del Carlino)