Proteste in Iran, la polizia spari sui manifestanti. Trump: "Basta massacri"

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Intanto cresce la tensione tra Teheran e Londra, dopo che ieri l’ambasciatore britannico era stato brevemente arrestato per aver partecipato alle proteste e averle fomentate, accusa da lui respinta fermamente.

"Sono stato con voi dall’inizio della mia presidenza e la mia amministrazione continuerà a stare con voi.

Basta uccidere il vostro grande popolo iraniano!», ha twittato il tycoon mettendo nuovamente in guardia Teheran contro la repressione dei manifestanti dopo i 300 morti (secondo Amnesty International) di novembre nelle proteste per il caro benzina. (Gazzetta del Sud)

Su altre testate

Voglio tornare in M5s» Il Senatore: «Continuerò a chiedere il rispetto del programma. Gregoretti? (DiariodelWeb.it)

“Durante le proteste la polizia non ha sparato assolutamente perché gli ufficiali della polizia della capitale hanno dato ordine di agire con moderazione”, si legge ancora in una nota firmata dallo stesso Rahimi. (Il Primato Nazionale)

Per il secondo giorno consecutivo ieri i dimostranti si sono riversati nelle vie e piazze di Teheran e altre città. Altri filmati mostrano dimostranti all’esterno di un secondo ateneo e un capannello di persone in marcia verso piazza Azadi (della libertà), nella capitale. (AsiaNews)

Ieri pomeriggio i manifestanti hanno accusato la polizia di Teheran di aver sparato sulla folla, pubblicando sui social alcuni video che mostrerebbero esplosioni di colpi e persone ferite. Negli ultimi due giorni dimostranti anti-regime sono scesi in piazza nella capitale e in altre città del Paese. (L'Unione Sarda.it)

Intanto sempre nella capitale iraniana una folla filogovernativa si è radunata davanti all'ambasciata di Londra bruciando una bandiera britannica mentre i pasdaran presidiano le strade della città. A sostegno dei manifestanti Donald Trump: "Ispirato dal vostro coraggio", ha scritto il presidente Usa in un tweet in lingua farsi. (LaPresse)

Anche il Canada, con le sue 57 vittime nel disastro, si è allineato a Londra e Washington in questa fase. Per la terza sera i giovani di Teheran si sono radunati davanti alle università contro il regime. (La Stampa)