Caro De Luca, le scuole chiuse sono una sconfitta: anche Don Milani disapproverebbe

Il Fatto Quotidiano INTERNO

E’ questa la domanda inevasa dal governatore De Luca; ignorarla è – spiace che Zingaretti l’abbia difeso – non vedere “la discriminazione di classe” all’epoca del coronavirus.

Ci ha pensato De Luca?

Ecco, De Luca s’è levato davanti dagli occhi gli studenti bisognosi d’istruzione.

De Luca fornisce altri dati.

A tutto questo non ha pensato il Governatore della Campania Vincenzo De Luca quando ha sospeso fino al 30 ottobre le lezioni in presenza nelle scuole primarie e secondarie. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Più ritardiamo nel prendere decisioni, più ci avviciniamo al momento in cui saremo costretti a prendere decisioni ancora piu gravi, ma avendo l’acqua alla gola. Ma De Luca resta inflessibile: «La mia opinione è questa: di fronte ai numeri del contagio che abbiamo oggi in Italia, le mezze misure non servono più a niente». (Corriere della Sera)

Attività di formazione professionale. Scarica il chiarimento:. Chiarimento n. 37 del 17/10/2020 (Regione Campania)

Servono a lavorare in gruppo e a fare didattica innovativa e diversa rispetto a quella frontale per cui gli studenti sia annoiano a morte. Immediata l'ironia della Lega che, riprendendo il suo intervento ha ironizzato nuovamente contro la grillina che con Matteo Salvini non nutre ottimi rapporti. (Liberoquotidiano.it)

Per Azzolina tali banchi “servono a lavorare in gruppo e a fare didattica innovativa e diversa rispetto a quella frontale per cui gli studenti si annoiano a morte”. Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina è stata ospite dell’incontro “Futuri. (Scuolainforma)

La decisione non era stata presa bene dall’Azzolina che aveva subito parlato di “errore gravissimo“. Tutte queste ipotesi vengono rigettate dall’Azzolina: “Le scuole hanno già sofferto abbastanza l’anno scorso, non eravamo pronti, ma ora la situazione è diversa. (Yahoo Notizie)

Sorrido al telefono con un’amica siciliana del formulario, simile e prestampato, della Regione Sicilia: nell’elencare i sintomi manca la parola deceduto. Si arriva anche a 12 ore di attesa, qualcuno butta la battuta in verace dialetto: “Si avimm scansato ‘o covid fino a mo’ ce l’acchiappam ‘cca”. (Il Fatto Quotidiano)