Francia, Renault chiede 5 miliardi di prestiti con garanzia pubblica ma progetta chiusure

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La Francia deve rimanere “il centro della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo di Renault”, ha commentato il primo ministro. Mentre in Italia si discute del prestito con garanzia pubblica chiesto da Fca e delle condizioni, in Francia il governo avverte Renault.

Il gruppo automobilistico, di cui lo Stato francese ha il 15% del capitale, secondo indiscrezioni intende annunciare il disimpegno da quattro impianti nel Paese. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Il piano potrebbe includere la chiusura di tre fabbriche di taglia media in Francia, come anche la conversione dell’emblematico sito industriale di Flins, nel dipartimento delle Yvelines, nell’hinterland di Parigi. (Corriere del Ticino)

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econdo un articolo dell’agenzia Reuters, il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha sostenuto in un’intervista che la Renault (lo stato francese detiene il 15% delle azioni del gruppo) potrebbe fallire se non riceverà aiuti consistenti nel giro di breve tempo. (AlVolante)

Ad aprile le case automobilistiche tedesche hanno quasi completamente cessato la produzione: sono uscite dalla catena di montaggio solo 10.900 auto (-97%). Ad aprile con 120.840 auto nuove immatricolate, la flessione tendenziale è stata del 61%. (L'HuffPost)

Ricordiamo in ultimo che in Renault lo Stato francese è primo azionista, avendo infatti un pacchetto di azioni pari al 15% del capitale sociale. Ed ha auspicato la necessità di interventi urgenti onde evitare il peggio, ossia: “potrebbe scomparire”. (Proiezioni di Borsa)

A metà mese il terzo costruttore nipponico per volumi di vendita aveva anticipato una riduzione della capacità produttiva globale del 20% entro l’anno fiscale 2022: dunque in ballo c’è un riposizionamento, non un banale ridimensionamento. (Il Fatto Quotidiano)