Gran Bretagna, Francia e Germania contro l’Iran: ‘ha violato l’accordo sul nucleare’

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I tre paesi hanno affermato di agire per evitare una crisi per la proliferazione nucleare che peggiori le attuali tensioni in Medio Oriente.

Gran Bretagna, Francia e Germania hanno formalmente accusato l’Iran di violare i termini del suo accordo sul nucleare del 2015 nel quale si impegnava a non arricchire l’uranio e a non avere armi atomiche.

I tre paesi hanno dichiarato di volere ancora che l’accordo nucleare con Teheran abbia successo e di non stare aderendo a una campagna di “massima pressione” da parte degli Stati Uniti (Business Insider Italia)

Su altre fonti

I Paesi europei hanno in un primo momento cercato di salvare l’intesa. I tre Paesi europei che hanno firmato l’accordo sul nucleare del 2015 accusano Teheran di violazioni e si appellano al paragrafo 36 dell’intesa. (La Stampa)

È successo dopo che Gran Bretagna, Francia e Germania hanno sollevato dei dubbi sull’accordo relativo al nucleare stilato nel 2015. Lo sostiene il Presidente dell’Iran, il quale ha chiesto anche pubbliche scuse dagli States per l’uccisione di Soleimani. (NewNotizie)

La Libia è troppo vicina e importante perché la Ue si possa permettere di affidarla solo a Russia e Turchia. Ma la Ue non può limitarsi ad assistere agli sviluppi della guerra civile in atto senza assumere iniziative, come se la situazione della Libia non la riguardasse direttamente. (L'HuffPost)

Accordo nucleare iraniano: cronologia. Nel 2015, Regno Unito, Germania, Cina, Russia, Stati Uniti, Francia e Iran hanno annunciato il raggiungimento di un accordo sul programma nucleare iraniano che prevede la revoca delle sanzioni contro Teheran in cambio di vincoli sui progetti nucleari iraniani. (Sputnik Italia)

Germania, Francia e Regno Unito hanno puntato il dito contro Teheran accusandola di non rispettare gli impegni presi in sede di negoziazione in merito all’accordo sul nucleare. (ilGiornale.it)

"Il meccanismo di risoluzione delle dispute che sarà attivato ora non è per re-imporre sanzioni", ha spiegato, infatti, Josep Borrell, Alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue. (AGI - Agenzia Italia)