Sedici anni alla ragazza che non fermò gli amici: “Non ho lanciato io la bici dai Murazzi, così è assurdo”
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«L’avesse lanciata lei quella cavolo di bici! E ora chi lo dice a mamma?». Gaia Cherici spinge il maniglione anti panico che sbuca nel cortile. Nell’aria gelida. Non c’è nessuno. Rivolta verso il buio grida, lo sguardo al cielo: «L’avesse lanciata lei! Ma non lo ha fatto». Al Palagiustizia di Torino hanno chiuso tutte le aule. Tranne la 45. Quella dove dieci minuti prima sua sorella, Sara Cherici… (La Stampa)
Ne parlano anche altre testate
Sedici anni di carcere: questa la condanna inflitta oggi dal tribunale di Torino a Sara C., l'imputata maggiorenne per il caso del giovane studente palermitano che la sera fra il 20 e il 21 gennaio 2023 rimase ferito in maniera gravissima dopo essere stato colpito da una bici lasciata cadere dall'alto dell'argine dei Murazzi del Po. (Gazzetta di Parma)
La giovane subito dopo la lettura della sentenza è stata colta da un malore, tanto che è stata chiamata un’ambulanza: poi si è ripresa e tra le lacrime, mentre la sorella urlava contro la Corte, ha esclamato: “Non è giusto, io devo pagare ma non così”. (La Repubblica)
Sedici anni di carcere senza attenuanti. E’ la condanna inflitta questa sera in primo grado dal tribunale di Torino alla giovane maggiorenne nell’ambito del processo per il ferimento dello studente palermitano Mauro Glorioso, colpito nel dicembre 2023 da una bicicletta scagliata da un ponte dei Murazzi del Po da un gruppo di cinque giovani, tre dei quali minorenni. (Adnkronos)
Il tribunale di Torino ha condannato a 16 anni di carcere senza attenuanti una delle imputate, oggi ventenne. Il giovane, che con alcuni amici era in attesa di entrare in un locale, ha riportato lesioni gravissime. (il Giornale)
La ragazza (all’epoca dei fatti minorenne) era accusata di concorso morale in tentato omicidio. Lei ha sempre detto di non aver partecipato al fatto. (Sky Tg24 )