Le sorti del centrosinistra passano dalla Campania. Manfredi, il federatore

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Il Riformista INTERNO

Caro Direttore, di buon mattino ho visto il tuo video postato su Instagram nel quale sostieni che la democrazia si consolida se si consente agli elettori di decidere chi debba essere chiamato a governarli. Il limite dei mandati, sottolinei, va nella direzione opposta. Non entro nel merito della tua posizione perché se è vero che la democrazia si irrobustisce garantendo sempre la libertà di scelta, è anche vero – magari banale ma tant’è – che il principio liberale della separazione dei poteri impone alla politica di rispettare le sentenze. (Il Riformista)

Su altre fonti

Abbiamo ritenuto ci fosse un'esigenza comunicativa pressante. "Noi non ci siamo occupati delle Regioni a statuto speciale che hanno competenza primaria, la pronuncia riguarda le regioni a statuto ordinario. (LA7)

C on la bocciatura della Consulta sull’ipotesi del terzo mandato, si chiude ufficialmente l’era dei “governatori eterni”, dei “dogi”, ma Vincenzo De Luca , Michele Emiliano e Luca Zaia non hanno alcuna intenzione di sparire dalla scena politica italiana. (AltoVicentinOnline)

Il secondo nome che il “riflesso condizionato collettivo” collega alla sentenza della Corte è quello del collega Luca Zaia a capo della regione Veneto; due nomi per certi versi accomunati dalla loro autonomia di pensiero perché distanti dalle linee guida dei rispettivi partiti di riferimento. (Nicolaporro.it)

Ma è anche e forse innanzitutto un gioco di ombre cinesi, dove in tanti vogliono sembrare più grandi di quel che sono davvero. La Campania è una partita a scacchi, anche se i giocatori non sono di quelli che girano per circoli. (Il Fatto Quotidiano)

Chiusa come sappiamo la vicenda della candidabilità ad un terzo mandato di presidente della Regione Campania dell’onorevole Vincenzo De Luca, qualche riflessione che provi ad astrarre dalle violente polemiche di questi ultimi giorni, forse è possibile imbastirla, anche se ancora in ‘questi giorni’ siamo. (Il Roma)

Ma questo non significa che Vincenzo De Luca, Michele Emiliano e Luca Zaia siano pronti a scomparire dalla scena politica. I tre leader regionali stanno già lavorando a una seconda fase della loro carriera istituzionale, senza più i gradi da presidente, ma con la stessa ambizione di continuare a indirizzare scelte, candidature e maggioranze. (l'Immediato)