Ungheria: primo paese a partire con la quarta dose, ma l'Ema frena

Metropolitan Magazine ESTERI

Intanto dall’Ue agli Usa esperti e infettivologi si chiedono se sia più efficace somministrare subito una quarta dose dei vaccini disponibili, oppure aspettare di avere dei sieri aggiornati contro il maggior numero di varianti

Soprattutto data la mancata somministrazione della seconda e terza dose a gran parte della popolazione.

Ma per noi che in Italia stiamo adesso recuperando il passo con la terza dose, sapere che in Ungheria stanno già procedendo ulteriormente fa un certo effetto. (Metropolitan Magazine )

La notizia riportata su altre testate

Uno studio condotto da scienziati locali ha mostrato che la quarta dose di vaccino anti-Covid aumenta di cinque volte gli anticorpi a una settimana dalla sua somministrazione. Ema scettica su booster ogni tre o quattro mesi. (Il Sole 24 ORE)

La campagna per le terze dosi è ancora in corso. La Cambogia ha avviato la somministrazione delle quarte dosi di vaccino contro il coronavirus in risposta alla diffusione della variante Omicron: al momento potranno ricevere la quarta dose i gruppi ad alto rischio, staff medico di prima linea e membri delle forze armate. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Virologi divisi, Fauci chiede vaccino universale. ROMA. (di Benedetta Guerrera) - ROMA, 13 GEN - L’Ungheria è il primo Paese dell’Unione europea a partire con la quarta dose del vaccino anti-Covid per chiunque ne faccia richiesta. (laRegione)

L’investimento su Gosens per l’Inter sarebbe molto simile a quello fatto su Joaquin Correa in estate. L’Inter tiene in grande considerazione Gosens come importante innesto sulla fascia sinistra. (Inter-News)

Quarta dose: parte la nuova fase in CIle. A partire da lunedì 10 gennaio 2022, anche in Cile sono cominciate le somministrazioni della quarta dose di vaccino anti-Sars Cov 2. Israele è stato anche il primo paese al mondo a dare il via, nel luglio scorso, alla somministrazione della terza dose (Termometro Politico)

In Spagna, Danimarca e Grecia è raccomandata ai più fragili, l'Ungheria apre a tutti. La comunità scientifica italiana attende dati dagli altri Paesi ma c'è chi avverte: «Impensabili somministrazioni troppo ravvicinate» (ASCOLTA L'AUDIO). (GeosNews)