L’ultima mediazione per Gaza. L’Onu: stop operazioni umanitarie

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ilmessaggero.it ESTERI

Si lavora, si tratta, si negozia ancora nel segreto delle cancellerie dopo il fallimento ufficiale della tornata di colloqui al Cairo tra capi dei servizi americani, israeliani e egiziani, più il premier e ministro degli Esteri del Qatar. La Casa Bianca insiste, il presidente Biden ha bisogno di portare a casa l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi nelle mani dei terroristi, per rivendicare un successo diplomatico della sua amministrazione e accantonare il tema spinoso della posizione dem e presidenziale sul Medio Oriente, destinata a scontentare di volta in volta gli ebrei o gli arabi americani e a penalizzare la corsa elettorale di Kamala Harris (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

Il convoglio umanitario dell’organizzazione non governativa Anera stava trasportando forniture mediche e carburante a un ospedale gestito dagli Emirati a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, quando è stato colpito da un raid israeliano. (Il Fatto Quotidiano)

L'Onu denuncia che un veicolo umanitario delle Nazioni Unite è stato colpito dal fuoco israeliano a Gaza. Il portavoce del segretario generale Onu, Stéphane Dujarric, ha spiegato che un mezzo delle Nazioni Unite, parte di un convoglio umanitario coordinato con le autorità israeliane, è stato colpito ieri dai colpi dello Stato ebraico a Gaza, e che l'incidente non ha provocato vittime. (Euronews Italiano)

Abbiamo intervistato il capomissione Stefano Sozza. Quali sono gli obiettivi più immediati di Emergency nella Striscia? Le motivazioni che hanno spinto Emergency a questo passo sono molteplici. (il manifesto)

Le forze israeliane hanno colpito con precisione gli aggressori (il Giornale)

Siamo ad Herbara, nella zona centrale della Striscia, che è una zona umanitaria, però la Striscia è molto piccola, quindi la zona umanitaria finisce a 2/3 km da dove siamo noi… Per questo sente i bombardamenti. (LA NOTIZIA)

Ho visto disperazione, distruzione, case rase al suolo e pochissima gente in giro non appena si entra nella cosiddetta zona umanitaria è l'opposto, c'è una miriade di tende con persone schiacciate” racconta. (TGR Lombardia)