Ancora proteste degli studenti a Novi Sad in Serbia dopo le dimissioni del premier Vucevic: la situazione

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In Serbia proseguono le proteste degli studenti, scatenate dal crollo della pensilina della stazione di Novi Sad che ha provocato 15 morti. Le manifestazioni si sono diffuse in oltre 100 città, denunciando la corruzione e la negligenza del governo. In seguito alle proteste il premier Vučević si è dimesso, ma i manifestanti continuano la lotta e chiedono riforme concrete. Le proteste degli studenti a Novi Sad in Serbia Le accuse al governo della Serbia Le dimissioni di Vucevic Chi guida le proteste studentesche in Serbia Le proteste degli studenti a Novi Sad in Serbia Aumenta di giorno in giorno la portata della mobilitazione popolare che da Novi Sad, in Serbia, si è allargata a un centinaio di città nel Paese, in contrasto al dimissionario governo Vučević, accusato di corruzione e inefficienza. (Virgilio Notizie)
La notizia riportata su altre testate
Uno dei tre ponti sul Danubio bloccati ieri pomeriggio è ancora chiuso fino alle 15, quando gli organizzatori della protesta decideranno se porre fine al blocco o proseguirlo a tempo indeterminato. (Tiscali Notizie)
Sono arrivati a Novi Sad, in Serbia, i centinaia di studenti partiti da Belgrado in una marcia di protesta lunga 80 chilometri contro il governo del presidente Vucic, dopo il crollo della stazione ferroviaria in cui sono morte 15 persone il primo novembre. (Il Sole 24 ORE)
A Belgrado una persona a bordo di un'auto ha investito e ferito due donne che stavano prendendo parte a una protesta silenziosa per le vittime del crollo del tetto alla stazione ferroviaria che ha causato 15 morti, avvenuto il primo novembre. (Il Sole 24 ORE)

La protesta è stata pacifica, come le precedenti. Percorreranno quasi cento chilometri in almeno due giorni di marcia. Sempre domani, da Belgrado, altri giovani partiranno per Novi Sad, in bicicletta. (Euronews Italiano)
Gli studenti serbi continuano a guidare le proteste di massa con il blocco di tre ponti sul Danubio nella città di Novi Sad, a tre mesi dal crollo di una tettoia alla stazione ferroviaria che ha causato la morte di 15 persone. (La Stampa)
In Serbia nuova prova di forza oggi degli studenti che, a tre mesi dalla morte di 15 persone nel crollo alla stazione di Novi Sad, a migliaia intendono manifestare nuovamente contro governo e presidente nella citta' settentrionale, bloccando i tre ponti principali sul Danubio. (Tiscali Notizie)