Istigavano a violenza contro ebrei e migranti, indagati suprematisti: volevano attaccare sede NATO

Fanpage.it INTERNO

Sono accusati di associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa.

Le misure sono state eseguite in tutta Italia, insieme anche a perquisizioni domiciliari nelle case degli indagate

Le indagini, spiegano i carabinieri, sono state avviate nel 2019 e si inseriscono in una "più ampia strategia di contrasto ai fenomeni estremistici a vocazione suprematista". (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

Degli indagati, sei vivono nel Lazio (4 a Roma), tre in Sardegna, uno in Calabria, uno in Abruzzo e uno in Lombardia L’accusa ipotizzata nei confronti dei 12 indagati è di associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. (Rete8)

Un mondo virtuale che, senza controlli, rischia di alimentare il clima d'odio che già circola nella nostra società Indagata anche “Miss Hitler”. Tra i 12 indagati di oggi c’è anche una donna, Francesca Rizzi, che nel 2019 partecipò e vinse il concorso “Miss Hitler”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si chiama "Ordine ario romano" l'organizzazione smantellata dai carabinieri del Ros dopo un'inchiesta coordinata dalla procura di Roma. L'indagine tocca anche la provincia di Latina, oltre a quelle di Roma, Cagliari, Cosenza, Frosinone, L'Aquila, Milano e Sassari. (LatinaToday)

Collegato a “Ordine ario romano” c’era poi il gruppo whatsapp chiamato “Judenfreie Liga (Oar)” dal quale gli indagati hanno istigato a compiere azioni violente contro ebrei ed extracomunitari Ordine ario romano: le indagini dei Ros e della Procura di Roma sull’odio contro ebrei ed extracomunitari. (Latina Tu)

Secondo gli investigatori, il gruppo voleva attaccare una struttura della nato con ordigni artigianali, collaborando con altri gruppi che operavano in Portogallo Per le 12 persone sono scattate altrettante misure cautelari di obbligo di presentazione all'Autorità Giudiziaria, eseguite dai carabinieri di Roma, Cagliari, Cosenza, L'Aquila, Milano, Sassari, Frosinone e anche Latina. (ciociariaoggi.it)

sui social dove - attraverso due pagine Facebook e una community Vk, uno dei social più utilizzati in Russia - venivano diffusi i contenuti razzisti e le tesi complottiste. Alcuni componenti del gruppo avrebbero avuto contatti via web con il professor Marco Gervasoni, il docente universitario di recente finito sotto inchiesta per minacce rivolte al presidente della repubblica Sergio Mattarella. (Video - La Stampa)