Omicidio Pierina Paganelli, perché un'app sul cellulare di Louis Dassilva potrebbe scagionarlo

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L'applicazione Salute dello smartphone di Dassilva potrebbe scagionare il 34enne e confermare di fatto l'alibi fornito per la sera dell'omicidio di Pierina Paganelli. Il contapassi non avrebbe infatti registrato alcuno spostamento. Si attende l'incidente probatorio del 10 febbraio sui dispositivi elettronici del 34enne in carcere. (Fanpage.it)
Su altri media
E’ stata autorizzata dal gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, e messa sulla piattaforma GoFundMe, una raccolta fondi - “Sosteniamo Louis Dassilva, ingiustamente accusato”. (Corriere Romagna)
E’ quanto ipotizza la stampa locale riminese in vista dell’udienza conclusiva dell’incidente probatorio chiesto dal Gip per analizzare gli smartphone, gli orologi digitali e i computer portatili di propri età dell’uomo, in programma il 10 febbraio. (Gazzetta di Parma)
Ma, come è venuto fuori ultimamente, del dna del senegalese sui reperti del luogo del delitto non c’è traccia, così come ora anche le analisi sui suoi dispositivi elettronici sembrano scagionarlo. L’unico indagato di questo omicidio è e rimane il vicino di casa Louis Dassilva. (il Resto del Carlino)

In sei giorni, infatti, sono concentrati tre appuntamenti chiave per l'indagine.... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Per i propri figli in Senegal. E lo fa attraverso la piattaforma di donazioni GoFundMe, dove da oggi intorno all'ora di pranzo è spuntata la raccolta fondi in favore di "Louis Dassilva, ingiustamente accusato”: questo l’intitolazione dell’iniziativa. (il Resto del Carlino)
A più di anno dal terribile omicidio di Pierina Paganelli la domanda continua a restare soltanto una: ma chi è stato ad uccidere la donna con ben 29 coltellate nel garage della palazzina in cui abitava in via del ciclamino a Rimini? Manuela Bianchi, nuora della vittima, ospite di Quarto Grado ha parlato del possibile coinvolgimento di Louis Dassilva, suo ex amante e attualmente l’unico indagato per la morte della suocera, nel delitto: “Ho pensato a tutte le cose possibili che potevano essere successe e impossibili”. (MOW)