Milano travolta da nubifragio: un morto, alberi abbattuti e strade trasformate in fiumi





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Redazione Interno
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Domenica 6 luglio, poco dopo le 18, il cielo su Milano si è improvvisamente oscurato, annunciando l’arrivo di un temporale che in pochi minuti ha scaricato pioggia torrenziale, grandine e venti a raffica, trasformando le strade in torrenti e scatenando il caos. Le nuvole, cariche di elettricità, hanno illuminato l’atmosfera con lampi frequenti, mentre la perturbazione – preceduta da giorni di caldo afoso con punte vicine ai 40 gradi – ha fatto crollare alberi e allagato interi quartieri.
Nella provincia, purtroppo, il bilancio è stato tragico: una donna è deceduta dopo essere stata colpita da un tronco caduto nei pressi di una cascina a Robechetto con Induno, dove i soccorsi, nonostante l’intervento immediato, non hanno potuto fare nulla. In città, invece, un enorme albero si è schiantato su un chiosco in piazza Baiamonti, sfondandone il tetto senza causare feriti, per pura fortuna. La Protezione civile aveva lanciato un’allerta arancione per la Lombardia, prevedendo proprio il rischio di eventi estremi, ma l’intensità del maltempo ha superato le attese.
Non solo Milano: a Novara e Firenze si sono verificati allagamenti, mentre un treno Italo sulla tratta Milano-Bologna è rimasto bloccato per ore dopo essere stato colpito da un fulmine. La perturbazione, che ha portato un brusco calo delle temperature, ha interessato gran parte del Nord, lasciando però danni limitati rispetto al capoluogo lombardo, dove la situazione è tornata alla normalità solo a notte inoltrata, quando la pioggia ha finalmente cessato di imperversare.