Culle per la vita, quante sono e come funzionano

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Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

(Adnkronos) – Culle per la vita e parto anonimo in ospedale: sono queste le opportunità per le donne, magari ancora minorenni, che arrivano al termine della gravidanza e non possono tenere il proprio bambino. Alternative sicure agli abbandoni in chiesa, in strada, nei cassonetti o a epiloghi altrettanto drammatici, come i parti fai-da-te, rischiosi tanto per la mamma quanto per il bambino. Un problema tornato d’attualità dopo la vicenda della 16enne che ha dato alla luce in casa a Sesto San Giovanni (Milano) un bimbo, trovato morto dai sanitari del 118. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La notizia riportata su altri media

La terza bocciatura del protocollo Albania sembra il colpo del ko ma non dovrebbe fermare i viaggi verso il porto di Shengjin e il centro di detenzione di Gjader dei maschi, maggiorenni e in buona salute (ieri si è aggiunto un altro fragile, subito rimpatriato) intercettati da Gdf e Guardia costiera nel Mediterraneo. (il Giornale)

Qui saranno trasferiti nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Palese e saranno liberi di muoversi in attesa della decisione sulla loro richiesta di protezione internazionale. È partita dal porto di Shengjin la nave della Guardia Costiera con a bordo i 43 migranti che secondo la Corte d’Appello di Roma non possono essere trattenuti nel centro di Gjader, in Albania. (Liberoquotidiano.it)

Non sarà semplice. Un nuovo stop incassato con «profondo stupore». (ilmessaggero.it)

Il gruppo dei richiedenti asilo, di nazionalità bengalese ed egiziana, dovrà rientrare in Italia secondo quanto disposto dai giudici della Corte d'appello di Roma. Si tratta del terzo no dei giudici al trattenimento nel centro di Gjader. (Tiscali Notizie)

"Ho visto dei magistrati ieri sulla vicenda dell'Albania che forse non so se era loro intenzione andare contro le scelte del governo, però li ho visti andare contro le scelte della Cassazione che aveva detto che era compito dei governi stabilire quali erano i paesi sicuri, e non della magistratura. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La promessa è tanto secca quanto per niente inedita. Specie in queste giornate trasformate dal governo in una battaglia campale contro le toghe. (La Stampa)