Covid, la lettera di 24 scienziati sull'origine del virus: «Da Cina e Oms risposte poco credibili, servono indagini più rigorose»

Il Messaggero SALUTE

Metzl ha detto che il mondo potrebbe dover «tornare al Piano B" e condurre un'indagine nel modo più sistematico possibile senza il coinvolgimento della Cina».

In una lettera aperta, 24 scienziati e ricercatori provenienti da Europa, Stati Uniti, Australia e Giappone hanno affermato che la ricerca della verità sia stata contaminata dalla politica.

Metzl ha detto che la Cina dovrebbe rivelare informazioni che consentirebbero di smentire l'ipotesi di laboratorio

Covid, studio Oms sull'origine del virus: «Servono ulteriori indagini». (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri media

Secondo la funzionaria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, inoltre, questo documento potrebbe essere discriminatorio, quindi l’OMS non sosterrà l’introduzione di questo documento. Intanto da più parti si continua a parlare del cosiddetto passaporto covid, o passaporto vaccinale, un documento che attesti l’immunità delle persone e permetta così la ripartenza del turismo. (L'AntiDiplomatico)

Ma l'Organizzazione mondiale della Sanità non sembra essere d'accordo con questa soluzione. Non solo il Regno Unito e gli Stati Uniti ci stanno pensando, ma anche l'Unione europea sta lavorando alla realizzazione di un "passaporto vaccinale europeo" o "green pass europeo" per agevolare la libera circolazione sicura dei cittadini durante la pandemia di Covid-19. (Fanpage.it)

"La Cina ha database che riportano esattamente quali virus erano conservati, ci sono note di laboratorio del lavoro che veniva svolto – ha concluso -. Ci sono tutti i tipi di scienziati che stanno effettivamente facendo il proprio lavoro e non abbiamo accesso a nessuna di quelle informazioni o di quelle persone" (Fanpage.it)

"In questa fase, non vorremmo vedere i passaporti per le vaccinazioni come un requisito per l'ingresso o l'uscita perché non siamo sicuri in questa fase che il vaccino prevenga le trasmissioni", ha detto la portavoce dell'OMS, Margaret Harris. (Quotidiano Sanità)

Per questo, sia il Texas che la Florida hanno proibito l’uso di passaporti vaccinali, mentre la stessa Organizzazione mondiale della sanità resta scettica per i timori di discriminazione. Per ora, infatti, non esiste un organismo unico, pubblico o privato, preposto all’emissione dei passaporti, quanto una pletora di iniziative. (Avvenire)

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