Paternal Leave, il film di Alissa Jung con Luca Marinelli: una storia di paternità che sorprende e commuove

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Il mondo del cinema è in continua evoluzione, e tra le nuove uscite si fanno strada opere prime che promettono di catturare l’attenzione del pubblico. Tra queste, “Paternal Leave” della regista Alissa Jung si distingue per il suo approccio intimista e riflessivo. Scopriamo insieme perché questo film merita di essere nel tuo radar, esplorando i temi e le emozioni che lo animano. Le ultime novità su “Paternal Leave” “Paternal Leave”, presentato al Festival di Berlino, è un’opera che esplora la complessità dei rapporti familiari attraverso gli occhi di Leo, interpretata dall’esordiente Juli Grabenhenrich. (SofiaOggi.com)
Su altre testate
Ci sono partite che resteranno per sempre nella memoria di chi ama il calcio. Però, il boato dello stadio per il gol di Acerbi li ha richiamati sugli spalti, ma ormai il danno era fatto. (Corriere della Sera)
Come si racconta una partita fuori da ogni schema immaginabile? Come si possono spiegare quelle sensazioni lasciate, soprattutto per un tifoso, da una gara con tredici gol in 180 minuti? “È stato tutto abbastanza indescrivibile, ancora adesso con gli amici ci chiediamo se qualcuno si sia ripreso. (Gianluca Di Marzio)
Ancora una volta, proprio come a Monaco di Baviera. Proprio come con Verona e Udinese un anno fa. Davide Frattesi, l'uomo dei gol pesanti. Pesantissimi. Prima per la seconda stella, ora per la Champions. (FC Inter News)

Non ha più parole per definire il suo stato d’animo, che è quello dei tifosi nerazzurri di tutta Italia, Bruno Bacchiani, presidente dell’Inter Club pirati di Cattolica, la bellezza di 2.620 iscritti da mezza Italia, Sicilia e Sardegna comprese. (Il Resto del Carlino)
– "Avevo vent’anni la notte di Inter-Liverpool 3-0, nel 1965. Ma dovevo arrivare a ottanta per provare l’emozione incredibile dell’altra sera…" Massimo Moratti, semplicemente, è l’Inter. (Quotidiano Sportivo)
Di sicuro cambia le prossime settimane, i prossimi mesi, e forse pure un destino segnato fino ad un paio di giorni fa. Una mezz'oretta, anche se abbondante, potrà mai cambiare una vita intera? Forse. (La Gazzetta dello Sport)