Tra i nuovi 10 Masters of Wine c'è finalmente un italiano: Gabriele Gorelli MW

Francesco Saverio Russo ECONOMIA

L'Institute of Masters of Wine ha annunciato 10 nuovi MW e per la prima volta, tra di essi, c'è un italiano: Gabriele Gorelli.

Si legge nel sito www.mastersofwine.org. “Provenienti da cinque paesi, i nuovi membri di IMW - incluso il primo MW italiano - sono James Doidge MW (Regno Unito), Gabriele Gorelli MW (Italia), Susan Lin MW (Stati Uniti), Moritz Nikolaus Lueke MW (Germania), Sophie Parker -Thomson MW (Nuova Zelanda), Álvaro Ribalta Millán MW (Regno Unito), Tze Sam MW (Regno Unito), Melissa Saunders MW (Stati Uniti), Kryss Speegle MW (Stati Uniti) e Clare Tooley MW (Stati Uniti). (Francesco Saverio Russo)

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Che spaziano dalla viticoltura alla comunicazione e all’economia, facendone uno stimato brand builder di aziende enoiche, importatori e grandi ristoranti. “Il ruolo dei Masters of Wine, storicamente, non è certo quello di piegare la produzione del vino al gusto imperante (IdeaWebTv)

Sono i numeri del The Institute of Masters of Wine, la più autorevole e antica organizzazione - inglese - che nei suoi quasi 70 anni di età non aveva mai aperto le sue porte a un italiano. (La Repubblica)

Con l'ingresso di Gorelli i Masters of Wine nel mondo diventano 418. "Il ruolo dei Masters of Wine, storicamente, non è certo quello di piegare la produzione del vino al gusto imperante - commenta Gabriele Gorelli, che tra le altre cose ha curato la sezione italiana della Sotheby's Wine Encyclopedia 2020 - (Giornale di Sicilia)

In conclusione, è questo il plus che un Master of Wine garantisce: il metodo di lavoro, l'organizzazione e la gestione strategica dei problemi È il commento del presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, all’annuncio del primo Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli, nato e cresciuto a Montalcino. (Nove da Firenze)

Il nuovo ‘Maestro del vino’, 36 anni, è wine expert, designer e brand builder nato e cresciuto a Montalcino. Le sue radici vinicole – cita la sua presentazione sul sito dell’Institute of Masters of Wine – “risalgono a suo nonno, il più piccolo rinomato produttore di Brunello di Montalcino”. (Federvini)

Un ambasciatore per il vino italiano. Il vino italiano ha, finalmente, il suo ambasciatore nella più influente associazione del vino al mondo, considerata una sorta di Onu del settore. (inToscana)